Italia del Gusto: le strategie per rafforzare il Made in Italy
Esperti a confronto nel corso della 12° edizione del summit del consorzio: la qualità rimane il fattore vincente
Si è tenuto a Stresa il dodicesimo Italia del Gusto Day: economisti, amministratori delegati e imprenditori del settore agroalimentare italiano hanno condiviso visioni e strategie per affrontare le sfide e le opportunità in un contesto globale sempre più sfidante (vedi articolo di EFA News). Presenti un centinaio di rappresentanti delle aziende raccolte in Italia del Gusto, primo Consorzio privato di imprese italiane operanti nel settore alimentare e vinicolo, in rappresentanza di 37 brand con un fatturato aggregato di 25 miliardi di euro e 55mila dipendenti.
L’evento è stato un’occasione per fare una riflessione sulle strategie da adottare per sostenere la competitività delle aziende consorziate nei mercati internazionali e rafforzare l'immagine del Made in Italy nel settore agroalimentare per assicurare una crescita stabile e sostenibile alle aziende consorziate.
“Italia del Gusto lavora ogni giorno per supportare le aziende consorziate nella loro crescita sui mercati internazionali, aiutandole a posizionarsi come produttori di eccellenza nel settore alimentare", ha dichiarato Giacomo Ponti, presidente di Italia del Gusto. "La nostra missione è quella di rafforzare l’immagine del Made in Italy come simbolo di qualità assoluta, unendo tradizione e innovazione per competere a livello mondiale”.
Dal contributo di Marco Fortis, economista e vicepresidente della Fondazione Edison, ai dati del Boston Consulting Group, è emersa l’importanza per le imprese italiane di adottare un approccio strategico che combini innovazione, sostenibilità e resilienza.
“Dopo quattro crisi in successione (Covid, Mancanza materie prime, Inflazione, Guerra), le aziende agroalimentari italiane non possono farsi trovare impreparate", ha sottolineato Luigi Consiglio, amministratore delegato di Edi-Eccellenze d’Impresa. "L’ambizione del consumatore di tutto il mondo verso i prodotti premium mette le aziende italiane in condizione di trarre vantaggio dal ridimensionamento della parte più grande della domanda. Infatti stiamo assistendo alla convivenza dei due fenomeni: crescita della qualità effettiva dei prodotti anche a prezzi più elevati e riduzione delle quantità di prodotti di valore minore. Idg Day ha fornito stimoli importanti per ripensare la pianificazione strategica di investimenti, lancio prodotti e nuovi mercati”.
Le piccole e medie imprese italiane hanno bisogno di accesso a risorse finanziarie per affrontare le sfide globali. In questo senso, Simest S.p.A. ha sottolineato l’importanza di sostenere le Pmi italiane nella “globalizzazione 2.0”, puntando su investimenti in sostenibilità economica, green, digitale e capitale umano.
“Abbiamo la responsabilità di aiutare le imprese a crescere e innovare", ha dichiarato Vera Veri, responsabile Investimenti Partecipativi di Simest. "Simest offre alle imprese la possibilità di crescere all’estero attraverso il ricorso alla finanza agevolata che, a tassi calmierati, fornisce liquidità a supporto dell’internazionalizzazione con un focus su transizione ecologica e digitale. In questo ambito è stata lanciata di recente la Misura Africa, che – compresa nell’ambito del Piano Mattei - stanzia una cifra a partire da 200 milioni di euro a supporto degli scambi col continente. Altra importante linea di attività è quella degli Investimenti partecipativi attraverso cui sosteniamo la crescita all’estero delle imprese in qualità di partner istituzionale di minoranza con orizzonte temporale di lungo termine. In entrambi i casi l’obiettivo è il medesimo: garantire alle aziende strumenti e consulenza ad hoc per affrontare i mercati globali in modo strategico e sostenibile”.
Parallelamente, Boston Consulting Group (Bcg), ha evidenziato l’importanza dell’autenticità del Made in Italy per il mercato americano. Negli Stati Uniti il mercato dei beni di consumo è ampio e in crescita, ma sta affrontando cambiamenti importanti. Tuttavia, entrare nel mercato americano offre ottime opportunità ai brand che hanno un’heritage e una value proposition convincente - come quelli che appartengono al Consorzio Italia Del Gusto - a patto che rispettino specifiche condizioni.
"Che sia un mercato attrattivo non ci sono dubbi", ha detto Antonio Faraldi, Managing Director e Partner di Bcg. "Così come non ce ne sono sul livello di competitività che potrebbero avere molti dei nostri prodotti e produttori. Ma qualità e Italianità sono il punto di partenza. Per costruire posizioni solide e risultati importanti nel medio-lungo periodo, serve anche altro". Gli Stati Uniti restano uno dei mercati principali per l’agroalimentare italiano, ma il mercato impone alle aziende di mantenere un posizionamento forte, soprattutto in settori di nicchia dove autenticità e valore aggiunto sono i principali fattori di successo.
Il settore agroalimentare italiano si trova a un crocevia importante: le sfide e i cambiamenti dei mercati globali richiedono una visione chiara e strategie innovative per emergere con forza. Il Consorzio Italia del Gusto, grazie alla forza e all’unicità dei marchi leader dei consorziati, continuerà la sua azione di promozione e valorizzazione del Made in Italy in ogni angolo del mondo. Il presidente Giacomo Ponti ha sottolineato che “l’Italia del Gusto Day rappresenta un momento fondamentale per condividere idee e costruire una strategia comune verso l’eccellenza e il successo sui mercati mondiali”.
EFA News - European Food Agency