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Fipe: sì a tetto massimo per commissioni buoni pasto

Vicepresidente Cursano: "Solo una moralizzazione del mercato può salvarli"

Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe) si schiera a favore dell’introduzione di un tetto massimo alle commissioni applicate ai buoni pasto, come già avvenuto per gli appalti pubblici. "Solo una moralizzazione del mercato può salvare lo strumento del buono pasto, che deve restare un beneficio per i lavoratori senza diventare un peso insostenibile per la rete degli esercenti", ha dichiarato Aldo Mario Cursano, vicepresidente vicario di Fipe.

"La revisione del sistema delle commissioni sui buoni pasto è una necessità ormai inderogabile. Siamo dunque assolutamente favorevoli all’introduzione di un tetto massimo del 5%, come previsto dal ddl Concorrenza. Attualmente, gli esercenti arrivano a pagare commissioni che sfiorano il 20%, una soglia inaccettabile che mina la sostenibilità economica di moltissime attività", ha aggiunto Cursano.

Fipe sottolinea che l’introduzione del tetto non comporterà alcuna penalizzazione per i lavoratori, per i quali il valore del buono pasto rimarrà invariato. Al contrario, questa misura rappresenta un beneficio concreto per il settore della ristorazione e per tutti gli esercenti, garantendo un sistema più equo e sostenibile.

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EFA News - European Food Agency
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