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CLARA MOSCHINI

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Il Giappone pensa allo stop al tetto di acquisti nei duty free

Per generi alimentari e bevande il limite è € 3000 a persona ma L'Ente Turismo vuole eliminare il massimo di spesa per i turisti

L'Ente del Turismo giapponese ha proposto di eliminare il limite massimo di spesa tax-free per i turisti stranieri nell'ambito della riforma finanziaria per l'anno fiscale 2025. Lo comunica l'Ice di Tokyo specificando che al momento, i visitatori stranieri sono esenti dal pagamento dell'imposta sui consumi quando acquistano articoli presso i rivenditori duty-free. Per i beni di consumo, ad esempio generi alimentari, bevande, cosmetici e medicinali, tali acquisti sono limitati a 500.000 Yen (pari a circa 3060 Euro) per acquirente e per negozio. 

Il numero di negozi che partecipano al programma a livello nazionale è aumentato del 5,1% in sei mesi, arrivando a 59.485 alla fine di marzo. La domanda di sake, prodotti di bellezza e altri articoli di alta gamma da parte dei turisti è cresciuta grazie alla prolungata debolezza dello Yen e l'Ente del Turismo ritiene che il tetto massimo di esenzione dalle tasse possa frenare un ulteriore aumento delle vendite.

Il programma duty-free è stato ampliato nel corso degli anni nell'ambito della politica di sostegno al settore turistico: tuttavia ha anche portato a avere un numero crescente di visitatori che acquistano articoli duty-free per poi rivenderli traendone profitto. Per evitare che ciò accada, il governo sta valutando l'idea di far pagare ai clienti l'imposta sui consumi in fase di acquisto, per poi procedere al rimborso al momento della partenza dal Paese su presentazione dei prodotti acquistati.

La riforma potrebbe incoraggiare un maggior numero di negozi a partecipare al programma, in quanto non sarebbero più tenuti a verificare l'identità degli acquirenti e la loro idoneità agli acquisti duty free. Quella relativa allo shopping per il Giappone rappresenta una grossa fetta della spesa dei turisti in entrata: nel 2023 ha costituito, infatti, il 26,5% della spesa totale, contro il 18% degli Stati Uniti. 

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EFA News - European Food Agency
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