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Rossopomodoro rilancia e punta sugli Usa

L'ad Nicola Saraceno commenta le recenti aperture a Roma e a Denver

Rossopomodoro si espande in patria e oltreoceano. La nuova inaugurazione per il brand del gruppo Sebeto a Roma è avvenuta a poche settimane da un altro taglio del nastro, nel cuore del Midwest statunitense, per la precisione a Denver, in Colorado, dove un secondo ristorante è stato aperto a ottobre, dopo quello lanciato lo scorso giugno. Negli Usa la pizza sta vivendo un momento magico, anche dal punto di vista della finanza, dopo la clamorosa notizia dell'investimento del finanziere Warren Buffett nella catena Domino's Pizza (e dopo aver disinvestito dalla Apple... vedi articolo di EFA News). Notizia che non ha lasciato indifferente la proprietà di Sebeto, ovvero il fondo inglese di private equity OpCapita.

Il nuovo Rossopomodoro romano è situato nella storica Galleria Alberto Sordi, in Piazza Colonna, e si distingue per il design curato da Franco Costa, con 110 posti a sedere distribuiti su due piani. L’atmosfera, sobria ma accogliente, è pensata per valorizzare l’esperienza gastronomica: dalla zona forno, protagonista indiscusso, al banco gastronomico ricco di specialità partenopee e street food per un consumo veloce ma di qualità.

Con l’apertura di Roma, Rossopomodoro rafforza la sua posizione nella ristorazione italiana, proponendo un menù che spazia dalle classiche pizze napoletane ai piatti tradizionali, passando per opzioni vegane, vegetariane e light, tutte rigorosamente stagionali e realizzate con ingredienti d’eccellenza provenienti dalla Campania.

La scelta di inaugurare a Denver non è casuale: recentemente nominata la “numero uno tra le città della pizza” negli Stati Uniti, la capitale del Colorado offre un pubblico con un palato sofisticato e una grande apertura verso esperienze culinarie internazionali. Il primo ristorante aperto a giugno è situato nel quartiere di Central Park e ha rappresentato un’importante evoluzione per il brand, che già collabora con Eataly in 12 location in Nord America.

La seconda apertura denveriana è avvenuta a ottobre nel quartiere di Arapahoe. Il brand punta a consolidarsi come simbolo dell’autentica esperienza culinaria napoletana anche oltreoceano.

Il 2024 si conferma un anno cruciale per Rossopomodoro, che ha già celebrato aperture in Italia (tra cui Palermo, Milano e Torino) e in diverse città europee, oltre al significativo sviluppo negli Stati Uniti. Il brand si prepara ora a un 2025 ricco di nuovi progetti, sia in Italia che all’estero. Attualmente, i ristoranti Rossopomodoro nel mondo sono più di 140.

Come riferito a EFA News dall'amministratore delegato Nicola Saraceno ai margini dell'inaugurazione capitolina, la scelta di aprire a Roma è stata motivata dal fatto che "non avevamo una presenza sufficientemente forte" in questa città. Pertanto la dirigenza di Rossopomodoro ha ritenuto di investire in una "location molto particolare", avendo come sfondo una "galleria storica con brand ad alta diffusione e affini al nostro". Ciò rappresenterà "una buona occasione per far conoscere la qualità della nostro prodotto, sia alle persone che abitano e lavorano qui e ai tanti turisti che vengono a visitare Roma".

Con riferimento ai due ristoranti inaugurati a Denver, Saraceno rimarca che "il mercato statunitense per noi è molto importante", in quanto è importante diffondere "la qualità del nostro prodotto in giro per il mondo. Negli Stati Uniti siamo presenti da tanti anni attraverso la nostra partnership con Eataly, nelle principali città del Nord America (tra cui New York, Boston, Chicago e Los Angeles) abbiamo già undici punti vendita con loro. La scorsa settimana abbiamo aperto un'altra location in New Jersey, sempre con Eataly. Nel frattempo, abbiamo deciso di fare un'investimento complementare rispetto allo sviluppo di ristoranti-pizzeria fast casual e abbiamo aperto a Denver due ristoranti che, di fatto, servono pizza napoletana. L'idea è testare il nostro concept in una location in cui siamo con un altro partner".

L'altra partnership ben consolidata è con gli aeroporti italiani (Malpensa, Linate, Fiumicino, Orio al Serio) e, recentemente, anche esteri (Madrid, Caracas). Nell'ultimo anno, Rossopomodoro ha avviato una partnership con Autogrill. E' inoltre presente nelle principali stazioni ferroviarie italiane: dopo Milano Centrale, Roma-Termini e Venezia-Santa Lucia, ha recentemente aperto a Torino.

Con circa 130 milioni di euro di fatturato, Rossopomodoro punta attualmente ad aprire una ventina di punti vendita all'anno in franchising in Italia e all'estero. Si tratta, conclude Saraceno, di un investimento ritenuto utile per "portare la nostra pizza in giro per il mondo".

Galleria fotografica Ristorante Rossopomodoro alla Galleria Alberto Sordi a Roma Ristorante Rossopomodoro alla Galleria Alberto Sordi (Roma) Pizzaioli napoletani al Rossopomodoro di Denver (Colorado) L'amministratore delegato di Rossopomodoro, Nicola Saraceno (a sinistra), al ristorante Rossopomodoro di Denver
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EFA News - European Food Agency
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