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Berco, c'è l'intesa per il contratto integrativo

Siglato dopo 6 ore di trattative al Mimit l'accordo tra azienda e organizzazioni sindacali

È stato raggiunto nella tarda serata di ieri 25 novembre al Mimi, il ministero dell'Industria e del made in Italy l'accordo tra azienda Berco e le organizzazioni sindacali nell’ambito della crisi strutturale attraversata dalla società (leggi EFA News). A conclusione del tavolo a Palazzo Piacentini, durato oltre sei ore, le parti hanno concordato di avviare un confronto negoziale sul rinnovo e revisione del contratto integrativo aziendale che dovrà concludersi entro e non oltre il 16 gennaio 2025. Al tavolo hanno partecipato i vertici dell'azienda, gli enti locali e i rappresentanti dei sindacati confederali e di categoria, delle regioni Emilia-Romagna e Veneto che nei giorni scorsi si era schierata apertamente per il dialogo tra le parti (leggi EFA News).

L'azienda, specializzata nella produzione di componenti e sistemi sottocarro per macchine movimento terra cingolate, di proprietà della multinazionale ThyssenKrupp, promuoverà, inoltre, un'azione di dimissioni volontarie e incentivate per un massimo di 400 lavoratori dello stabilimento di Copparo (Ferrara), in sostituzione dei licenziamenti collettivi che erano stati avviati nei precedenti incontri. Le adesioni dovranno pervenire entro il 16 gennaio 2025.

"Grazie all'impegno del Mimit siamo riusciti a far dialogare le parti, agevolare il confronto in ogni fase e a favorire una prima importante intesa che esclude i licenziamenti -spiega il ministro Adolfo Urso-. Ci auguriamo che azienda e organizzazioni sindacali possano raggiungere un accordo che riporti un clima che consenta il rilancio e lo sviluppo dell'azienda".

Sembrano ancora distanti, invece, le posizioni tra azienda e sindacati sul contratto di secondo livello. Le parti hanno previsto una serie di incontri per verificare la possibilità di arrivare a un accordo entro il 17 gennaio prossimo. L'azienda, dal canto suo, in serata ha fatto sapere di voler "ringraziare il ministero e istituzioni locali per il costante invito al dialogo tra le parti, e i sindacati che hanno compreso l'urgenza delle misure di ristrutturazione, volte a garantire la permanenza in Italia di questa storica realtà produttiva".

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EFA News - European Food Agency
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