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Convenzione Berna: lupo declassato da specie "strettamente protetta" a "protetta"

Lollobrigida: "Una grande notizia, frutto di una posizione che l'Italia per prima ha sostenuto"

Commissione UE proporrà una modifica legislativa, che Europarlamento e Consiglio UE dovranno adottare. Ogni Paese membro gestirà il contenimento secondo criteri flessibili.

Cambia lo status di protezione del lupo: da “strettamente protetto” a “protetto”. Lo ha deciso oggi il voto del Comitato permanente della Convenzione di Berna. Con la decisione, di fatto, il lupo viene declassato come specie. La misura viene presa in momento di sensibile ripopolamento dei carnivori, che, approssimandosi sempre più ai centri abitati, fanno sempre più spesso razzie negli allevamenti.

A livello procedurale, dopo il 7 marzo 2025, quando la delibera entrerà in vigore, l'Unione Europea potrà adattare i corrispondenti allegati della Direttiva Habitat. La Commissione proporrà una modifica legislativa mirata a tal fine, che dovrà essere adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Ogni Paese avrà quindi la facoltà di gestire con maggiore flessibilità le popolazioni locali di lupo, che rimane specie protetta e pertanto conservata, ma, appunto, nell’ambito di un equilibrio generale più ampio per tutte le attività.

Secondo il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida il declassamento dello stato di protezione del lupo è "una grande notizia, frutto di una posizione ampiamente condivisa dell’Unione Europea, che l’Italia, tra le prime Nazioni, ha sollecitato".

"Una decisione", dichiara il ministro sul suo canale Telegram, "che sulla base di dati scientifici, permetterà di portare avanti un’attività di razionalizzazione per garantire la specie e le attività produttive che, in molte zone d'Italia, sono state messe in difficoltà. L'allevamento estensivo, il turismo e la stessa sicurezza di animali e persone", prosegue Lollobrigida, "sono ormai da troppo tempo messe in pericolo da una presenza eccessiva di grandi carnivori".

"Finalmente si torna a ragionare con pragmatismo, superando posizioni ideologiche farneticanti, dannose per l’ambiente e per le attività umane", conclude Lollobrigida, auspicando che "si possa ora lavorare rapidamente al fine di garantire la salvaguardia della specie in un quadro di garanzia più ampia per tutte le attività".

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EFA News - European Food Agency
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