Terreni agricoli nel mirino dei fondi
L'attenzione degli investitori sull'agribusiness: nel nostro Paese caccia all'ortofrutticolo
L'attenzione dei fondi internazionali si sposta verso l'agribusiness soprattutto quello del Sud Europa. Nel mirino c'è il settore agricolo di Spagna, Portogallo e Italia, anche se il nostro settore non è ancora ben sviluppato pur avendo un grande potenziale. A spiegare il trend è Stefano Baldi associate director capital markets agribusiness Italy di Cbre, uno dei leader globali nella consulenza e nei servizi immobiliari, in un'intervista riportata da Italia Oggi. Secondo l'esperto "dal 2000 l'attenzione di fondi pensione, private equity e altri fondi, si è spostata da Australia e Stati Uniti verso i paesi in via di sviluppo per poi arrivare in Europa, specie in Romania dov'era possibile un grande rendimento per l'investitore e adesso in Italia e penisola iberica che offrono la giusta combinazione tra buona redditività e rischi contenuti".
"In Italia l'attenzione è per l'ortofrutticolo per via del rendimento -sottolinea Baldi-. Cerealicolo o altre coltivazioni estensive rendono meno e bisogna avere a disposizione migliaia di ettari. Con 100 o 200 ettari di ortofrutticolo si è in grado di generare marginalità interessanti". Secondo Baldi "gli investimenti in agricoltura hanno un orizzonte a 12/20 anni e i ritorni richiesti sono del 6%-7% l'anno per un fondo pensione o del 10%-15% se è private equity".
La base di ogni investimento, però, deve essere il valore del terreno. In questo caso è il Crea che, in un'indagine sul mercato fondiario, ha valutato il valore medio che si aggira in Italia su 22.800 Euro a ettaro con differenze, però, parecchio significative tra Nord e Sud: nel Nord-Est il picco è di 47 mila Euro, nel Nord-Ovest di 37 mila Euro. Valori inferiori sono quelli del Centro Sud, che mediamente resta sotto 16 mila Euro.
Cosa interessa di più ai fondi in Italia è presto detto: gli oliveti che, nel grossetano, hanno costi di 25 mila Euro a ettaro di terreno nudo e 12 mila a ettaro per impianti e strutture, oltre ai capitali per farlo entrare in funzione. Ma fanno gola anche i kiwi, per cui si arriva a 150 mila Euro a ettaro di investimento, o per l'avocado dove si parla di 60 o 70 mila Euro a ettaro più il costo del terreno nudo.
EFA News - European Food Agency