Tutelare la terra, fondamentale per la vita
Domani si celebra la Giornata mondiale del Suolo: Federbio lancia l'appello per contrastare gli impatti climatici
Il suolo è una risorsa vitale per la sicurezza alimentare: secondo la Fao il 95% del cibo che consumiamo proviene, direttamente o indirettamente, dai nostri campi. Terreni in salute sono dunque alleati preziosi per garantire la stabilità nutrizionale, tutelare la biodiversità e affrontare le sfide legate ai cambiamenti climatici. In occasione della Giornata mondiale del suolo che si celebra domani 5 dicembre ed è dedicata ad accrescere la consapevolezza del ruolo cruciale del suolo per la nostra vita e per il futuro del pianeta, FederBio sottolinea il valore fondamentale di una gestione sostenibile dei nostri terreni.
Un suolo in salute, ricco di materia organica e biodiversità, rappresenta un elemento chiave per prevenire l’erosione e incrementare la capacità di adattamento agli impatti climatici, favorendo un ecosistema più sostenibile grazie alla maggiore presenza di animali e microrganismi benefici come batteri, funghi, insetti e lombrichi. Una gestione fondata sull’agroecologia, come il metodo biologico e biodinamico, rende infatti i terreni in grado di assorbire grandi quantitativi di carbonio, contribuendo a ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera e incrementando la resistenza agli eventi climatici estremi. Inoltre, grazie alla capacità di trattenere e rilasciare gradualmente acqua, il suolo è anche un efficace alleato nella gestione delle risorse idriche, mitigando sia le inondazioni causate da piogge intense sia gli effetti della siccità.
I primi risultati di una prova in campo durata sette anni di FiBL e Agroscope, parte del progetto “Recycle4Bio”, riassunti nel video presentato a giugno 2024 “Fertilizzanti organici a confronto: effetto sul clima, la resa e la biologia del suolo”, mettono in luce come la gestione biologica sia in grado di migliorare sensibilmente la fertilità del suolo e la sua capacità di trattenere acqua, rafforzandone la resilienza e migliorando l’adattamento ai cambiamenti climatici. Il suolo è considerato, infatti, il secondo regolatore climatico al mondo, dopo gli oceani. Questa rilevanza della tutela del suolo contrasta in modo stridente con un sempre più preoccupante consumo dello stesso che rimane ancora troppo elevato, continuando ad avanzare, secondo i dati ISPRA appena presentati, al ritmo di circa 20 ettari al giorno.
Nel 2023 risultano cementificati più di 21.500 kmq, dei quali l’88% su suolo utile: in aumento la cancellazione del suolo ormai irreversibile con nuove impermeabilizzazioni permanenti pari a 26 kmq in più rispetto all’anno precedente. Ciò si traduce anche in un costo economico: la riduzione dell’effetto spugna, ossia la capacità del terreno di assorbire e trattenere l’acqua e regolare il ciclo idrologico, secondo le stime, costa al Paese oltre 400 milioni di Euro all'anno.
“Il suolo è una risorsa naturale preziosa, nella quale si concentra il 90% della biodiversità del pianeta. Preservarne la fertilità è essenziale per garantire l’equilibrio degli ecosistemi e il futuro del nostro pianeta -sottolinea Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio-. L’agricoltura intensiva ha provocato una forte degradazione dei nostri terreni, che attualmente risultano sempre più vicini allo stato di desertificazione. Le pratiche agronomiche biologiche, che non utilizzano chimica di sintesi favorendo il costante reintegro di sostanza organica nel terreno, rappresentano una delle risposte più efficaci per tutelare la fertilità, gli habitat naturali e contrastare il degrado ambientale. Salvaguardare i suoli è un impegno che riguarda tutti noi, significa garantire la sicurezza alimentare e il benessere delle prossime generazioni. Le scelte alimentari svolgono un ruolo cruciale in questo processo: scegliere buon cibo biologico rappresenta un gesto di responsabilità e un investimento per un futuro più sostenibile".
EFA News - European Food Agency