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Inchiesta pomodoro. Petti diffida la Bbc

"La nostra azienda Toscana non ha mai importato pomodoro cinese"

Dopo la bufera sollevata da un'inchiesta della Bbc, Petti respinge le accuse e rettifica alcune affermazioni del servizio della tv inglese (ampiamente rilanciate in molti paesi).

"La nostra azienda toscana - precisa una nota - non ha mai importato pomodoro cinese e produce conserve da pomodoro fresco". In altri termini, "lo stabilimento Italian Food S.p.A. di Venturina Terme (LI) e la linea a marchio Petti sono completamente estranei all’inchiesta". 

"L’inchiesta - spiega l'azienda - riguarda marchi private label prodottI dallo stabilimento campano del nostro Gruppo e altre industrie del Sud Italia" e inoltre "non è in corso nessuna indagine giudiziaria nè da parte di autorità italiane né estere".

L'azienda ha ricostruito l'esatta dinamica dei fatti.

"L'inchiesta della Bbc, girata nella scorsa primavera, è relativa allo sfruttamento della manodopera in alcune regioni della Cina per il presunto utilizzo di concentrato di pomodoro cinese dello Xinjiang in alcuni prodotti PRIVATE LABEL confezionati l'anno scorso per il mercato britannico dal nostro stabilimento in Campania a marchio Asda, Tesco e Morrisons insieme a prodotti degli stessi marchi confezionati da altri stabilimenti nel Sud Italia". 

"Il reparto qualità dell'altro stabilimento del Gruppo in Campania, che non produce prodotti a marchio Petti, ha chiarito tutto anche attraverso i legali alla BBC per il corretto prodotto utilizzato per produrre i diversi marchi PL con pomodoro italiano e altri marchi PL con dicitura origine UE - NON UE della materia prima".

Il gruppo "sottolinea che nel reportage non c’è nessun riferimento ai prodotti a marchio Petti perché nello stabilimento Italian Food di Venturina Terme – Livorno, tutti i prodotti Petti in bottiglie e scatole vengono confezionati solo in diretta da pomodoro fresco durante l’estate. Utilizziamo materia prima dalla Toscana per i prodotti Petti e dalle altre regioni vicine per i prodotti PRIVATE LABEL. Questa inchiesta è rivolta principalmente contro i supermercati europei che, per ridurre il prezzo sugli scaffali, chiedono alle fabbriche che producono prodotti PL di avere prezzi di vendita più competitivi utilizzando materie prime NON UE. Nulla comunque è legato al problema della tracciabilità del prodotto e non c’è nessuna indagine in corso da parte diautorità italiane e né estere", conclude l'azienda.

La quale ha anche diffidato la Bbc affinchè provveda alla "rimozione del video diffuso sui vostri canali, inclusi Instagram e Youtube, in quanto riferibile a prodotti a marchio Petti estranei all'oggetto dell'inchiesta condotta dalla Bbc - relativa a prodotti commercializzati a marchio terzi in UK - che possono generare dannose ambiguità e conseguente e conseguente notevole danno d'immagine al marchio".

red - 46234

EFA News - European Food Agency
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