Shock Diageo, "irrevocabile" la chiusura di Alba
Lo conferma Kery Easter, responsabile Operation: l'unico stabilimento in Italia si ferma
In 350 perderanno il posto. Si spera in un acquirente per lo stabilimento che è pienamente effficiente.
È "irrevocabile" la decisione di Diageo di chiudere lo stabilimento di Santa Vittoria d'Alba, in provincia di Cuneo. A nulla sono servite le proteste dei sindacati di pochi giorni fa (leggi EFA News): la multinazionale che aveva annunciato lo stop a ottobre (leggi EFA News) ha confermato l'intenzione di avviare a gennaio "tutte le procedure a tutela dei lavoratori e per la valutazione e la ricerca di un acquirente interessato a rilevare lo stabilimento, garantire continuità produttiva al sito e minimizzare l'impatto sui posti di lavoro". La conferma è arrivata da Kerry Easter, responsabile di Diageo Operations, durante l'incontro al Grattacielo della Regione Piemonte tra i vertici internazionali dell'azienda, Confindustria Cuneo, il presidente della Regione Alberto Cirio, il consigliere provinciale Simone Manzone e i sindaci di Alba, Alberto Gatto, di Bra, Giovanni Fogliato, di Santa Vittoria d'Alba, Adriana Dellavalle e l'assessore Simone Casavecchia.
Easter ha confermato che quello di Santa Vittoria d'Alba, unico stabilimento della multinazionale in Italia, verrà chiuso "per avvicinare la produzione ai mercati che in questo momento sono più forti, come quelli del nord Europa". Una decisione che mette a rischio nell'albese i 350 lavoratori della fabbrica di alcolici nell’area ex Cinzano.
"L’azienda ha confermato che il sito di Santa Vittoria è produttivo, efficiente e che il mercato italiano resta di interesse per il gruppo: questo rende la decisione di chiudere ancora più inaccettabile -dichiarano le autorità presenti all'incontro, primo fra tutti il governatore Cirio-. Preso atto di questa scelta che continuiamo a non condividere e che ci vede del tutto contrari, come istituzioni lavoreremo insieme per individuare gruppi interessati all’acquisizione del sito e al suo mantenimento produttivo, che possono essere sostenuti dal governo con lo strumento dei contratti di sviluppo. Nelle prossime settimane, infatti, il ministero aprirà un tavolo dedicato alla ricerca di eventuali compratori. La Regione e i sindaci seguiranno con il governo tutti i passaggi per arrivare a una soluzione che garantisca a pieno l’occupazione e la produzione sul territorio".
EFA News - European Food Agency