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Falso olio taggiasco, nei guai un'azienda di Albenga (SV)

Due coniugi etichettavano come Igp olio proveniente da vari paesi Ue: scoperta truffa da 230 mila euro

È finita nei guai un'azienda agrituristica della zona di Albenga, in provincia di Savona, gestita da una coppia di coniugi accusati di aver posto in vendita delle quantità di olio extravergine di oliva superiori alla capacità produttiva dei terreni agricoli a loro disposizione. Di fatto, il comando provinciale della Guardia di Finanza di Savona che ha portato a termine l’indagine di polizia economico-finanziaria, ha scoperto una truffa ai danni del made in Italy: l'olio "iperprodotto", infatti, non solo era superiore alle quantità logicamente ipotizzabili per terreni di quella estensione ma, soprattutto, veniva fatto passare per taggiasco, quando in realtà era prodotto utilizzando olio proveniente da diversi paesi dell'Unione europea.

L’indagine è stata condotta dalla Compagnia di Albenga sotto la direzione della Procura della Repubblica di Savona, con il supporto degli ispettori dell’I.C.Q.R.F. di Genova, nell’ambito di un protocollo d’intesa tra la Guardia di Finanza e il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. Dalle indagini è emerso che l’azienda agrituristica aveva acquistato circa 18mila litri di olio di oliva comunitario, destinato a essere commercializzato come prodotto italiano, con l’aggiunta di etichette ingannevoli. L'operazione dei militari ha portato alla coperta di questa azienda che vendeva olio di oliva imbottigliato e etichettato Igp, dunque con riferimenti all'originaria denominazione geografica protetta dell’olio taggiasco anche se, di fatto, il prodotto non rispecchiava i criteri in base ai quali è possibile applicare l'etichettatura Igp.

Al termine dell'operazione, i coniugi sono stati segnalati all’autorità giudiziaria, che ha disposto il rinvio a giudizio per frode nell’esercizio del commercio, ai sensi dell’articolo 515 del Codice Penale. Parallelamente all’indagine penale, è stata avviata una verifica fiscale sull’agriturismo: gli accertamenti, infatti, hanno rivelato che l’impresa aveva venduto olio d’oliva per circa 230 mila Euro “in nero”, somme che sono state successivamente recuperate a tassazione. Inoltre, è stata contestata una violazione dell’imposta regionale sulle attività produttive (Irap), con un’evasione accertata di oltre 500.000 Euro. È emersa anche la presenza di un lavoratore irregolare.

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EFA News - European Food Agency
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