UE-Mercosur. Meloni vuole riequilibrio
L'accordo deve portare "vantaggi per tutti e non solo per alcuni"
Anche se non sarà all'ordine del giorno del Consiglio europeo, Giorgia Meloni ha voluto soffermarsi sulla questione dell'accordo Unione Europea-Mercosur. Durante le comunicazioni alla Camera dei Deputati, il presidente del Consiglio ha fornito "uno spunto di riflessione su un tema di forte dibattito in questi giorni", premettendo che: "L'Italia condivide la priorità geopolitica di tornare a investire su una forte presenza europea in America latina: un continente di cultura molto simile alla nostra, che rischiamo di abbandonare alla penetrazione politica ed economica di attori globali non occidentale".
"Una prospettiva già in atto", ha spiegato Meloni, "che indebolisce l'Europa e l'Occidente, in un contesto globale in cui le crisi regionali e la forte spinta del Sud globale e dei Brics Plus portano a ridiscutere gli assetti di un mondo non più soltanto multipolare ma profondamente frammentato. Il problema che si pone oggi", ha aggiunto, "non è quindi l'opportunità geopolitica di procedere verso una nuova stagione di accordi di cooperazione politica e commerciale con i Paesi terzi, quanto la sostenibilità dell'impatto di questi accordi su alcuni settori, come l'agricoltura, che hanno spesso pagato il prezzo più alto con l'apertura del mercato europeo a prodotti realizzati in Paesi terzi, nei quali non vengono rispettati gli stessi standard ambientali e di sicurezza alimentare che imponiamo ai nostri produttori".
"L'accordo UE-Mercosur deve quindi offrire garanzie concrete e opportunità di crescita anche al mondo agricolo europeo, la cui redditività e competitività è stata in questi anni minata da una devastante deriva ideologica", ha rimarcato il presidente del Consiglio. "In questi anni ci siamo battuti affinché gli agricoltori non venissero più trattati da nemici dell'ambiente ma da ciò che sono, ovvero i primi custodi della natura, e ci siamo battuti per far cadere l'assurda contrapposizione tra sostenibilità ambientale e competitività che quella deriva ideologica aveva imposto. Importanti segnali sono arrivati in questo senso, ma c'è ancora molto da lavorare e dunque non possiamo ignorare le preoccupazioni del nostro settore agricolo".
Secondo Meloni, "vanno attuati meccanismi efficaci di salvaguardia, incluso un sistema di adeguate compensazioni per le filiere che dovessero essere danneggiate". Allo stato attuale, il governo sta "studiando con attenzione l'intesa preliminare chiusa la scorsa settimana dalla Commissione europea a Montevideo" e si prefigge di sostenere "con convinzione" le proprie posizioni, prendendo il tempo necessario a valutare se le proprie richieste "verranno soddisfatte".
In assenza di questo "indispensabile riequilibrio, il sostegno dell'Italia non ci sarà perché", sostiene il capo del Governo, "siamo convinti che l'Accordo UE-Mercosur debba portare vantaggi per tutti e non solo per alcuni. Nel frattempo, continueremo a batterci con forza e con coerenza a sostegno di un'agricoltura europea forte e competitiva. La sovranità alimentare europea", ha concluso Meloni, "rimane una risorsa strategica alla quale l'Europa non può e non deve rinunciare".
EFA News - European Food Agency