Perquisizioni negli uffici Pernod Ricard e Ab Inbev in India
L'antitrust indiano avrebbe fatto irruzione negli uffici di Hyderabad
Si fa sempre piu difficile la situazione dj Pernid Ricard in India. Dopo il tentativo fallito a luglio scorso di l'ultimo tentativo della società francese di ottenere una licenza per la vendita di alcolici nella capitale indiana (leggi EFA News) oggi sono state effettuare alcune perquisizioni negli uffici di Pernod e e in quelli di AB InBev in India. L'autorità di controllo della concorrenza indiana ha fatto irruzione negli uffici sia di Pernod che di AbInbev, per indagare su presunte collusioni con i rivenditori sui prezzi. Secondo indiscrezioni, la Cci, la Commissione per la concorrenza dell'India ha "visitato" gli uffici delle due aziende situati nella città meridionale di Hyderabad, nello stato di Telangana. Fonti non citate hanno anche riferito che i funzionari hanno fatto irruzione presso i rivenditori nello stesso Stato. Per quanto riguarda AbInbev, riguardo alla perquisizione di oggi, un portavoce delle attività in India ha detto: “anche se non possiamo commentare i dettagli, prendiamo molto seriamente il rispetto delle norme antitrust. Stiamo lavorando in collaborazione con le autorità”.
Un portavoce di Pernod Ricard, invece, ha dichiarato: “come cittadini d'impresa responsabili, rispettiamo le leggi indiane. Stiamo collaborando con le autorità competenti sulla questione e contiamo su di loro per dimostrare la nostra buona fede e conformità”.
L'anno scorso, proprio Pernod Ricard stava affrontando un'indagine antitrust in India a seguito di una denuncia presentata all'autorità di vigilanza sulla concorrenza del Paese dal produttore nazionale di bevande Radico Khaitan (leggi EFA News). La settimana scorsa, Pernod Ricard si è rifiutata di rispondere alle voci secondo cui la major francese degli alcolici avrebbe licenziato il personale più a nord, nel Rajasthan, in seguito a un'indagine interna su presunte pratiche di sconto scorrette. All'inizio di questo mese,laltre indiscrezioni hanno anche riferito che tre dirigenti di Pernod Ricard avrebbero violato l'ormai defunta Delhi Excise Policy.
In un comunicato, il distillatore del Beefeater ha negato le accuse chiarendo: "neghiamo qualsiasi incoerenza nella nostra posizione. Abbiamo sempre sostenuto che non c'è stato alcun illecito da parte dei nostri dipendenti”.
Nonostante tutto, Pernod Ricard continua a investire in India: a febbraio ha annunciato di aver firmato un memorandum d'intesa per una distilleria di distillati di malto nello Stato del Maharashtra. Inoltre, c'è sempre la distilleria, nel sobborgo industriale di Butibori a Nagpur, che dovrebbe richiedere almeno tre anni per essere completata e produrrà i marchi indiani di whisky di Pernod Ricard, come la gamma Longitude77.
EFA News - European Food Agency