Natale difficile per Starbucks: 11 mila addetti in sciopero negli Usa
"Strike" da oggi alla vigilia deciso dal sindacato a Los Angeles, Seattle e Chicago
Si preannuncia un Natale parecchio complicato per Starbucks Corporation, l'azienda di caffetterie con sede a Seattle. Le azioni sono scese oggi dell'1,9% a Wall Street sotto la spinta delle proteste sindacali che stanno agitando la società che ha chiuso un quarto trimestre in difficoltà con un fatturato sceso del 3% a 9,1 miliardi di dollari (leggi EFA News). I membri del sindacato Starbucks Workers United che riunisce oltre 11 mila baristi del colosso dei caffè hanno inscenato oggi il loro primo sciopero in 13 mesi e hanno in programma un'escalation di scioperi da qui alla vigilia di Natale, in quello che diventerebbe il più grande blocco del lavoro del sindacato da quando è iniziata la campagna di sindacalizzazione presso il rivenditore di caffè tre anni fa. Lo sciopero interessa i negozi nelle principali città, tra cui Los Angeles, Chicago e Seattle.
Workers United ha confermato piani per uno sciopero di cinque giorni a partire da oggi, dopo che le negoziazioni hanno raggiunto un punto morto. A favore dell'astensione dal lavoro ha votato il 98% dei lavoratori. "Gli aderentri al sindacato Starbucks votano a stragrande maggioranza per autorizzare lo sciopero mentre la contrattazione entra nelle fasi finali", riporta il comunicato ufficiale del sindacato.
"I baristi di Starbucks Workers United -spiega la nota sindacale- hanno annunciato martedì mattina 17 dicembre di aver votato a stragrande maggioranza per autorizzare uno sciopero per ottenere aumenti equi, benefit e personale, protestare contro le pratiche sindacali scorrette e risolvere le controversie in corso con Starbucks. Lo schiacciante 98% dei partner sindacali ha votato a favore dell'autorizzazione allo sciopero, dimostrando la volontà di fare tutto il necessario per protestare contro centinaia di accuse di pratiche sindacali sleali (ULP) ancora irrisolte e ottenere un solido quadro di riferimento per i contratti sindacali".
I partner sindacali di Starbucks non hanno ancora deciso quando scioperare. La votazione è stata conclusa proprio mentre i delegati alla contrattazione sindacale si preparano a tornare al tavolo martedì con Starbucks per l'ultima sessione di contrattazione prevista per l'anno
“È giunto il momento di finalizzare un quadro fondamentale che preveda investimenti significativi per i baristi e di risolvere le accuse di pratiche sindacali sleali -ha dichiarato Silvia Baldwin, barista di Philadelphia e delegata alla contrattazione-. Starbucks non può tornare in carreggiata come azienda finché non finalizzerà un contratto equo che investa nella sua forza lavoro. In questo momento guadagno 16,50 dollari l'ora mentre il pacchetto retributivo dell'amministratore delegato Brian Niccol vale 57.000 dollari l'ora. L'azienda ha appena annunciato che l'anno prossimo avrò solo un aumento del 2,5%, pari a 0,40 dollari l'ora, che non è quasi nulla: è una bevanda di Starbucks a settimana. Starbucks deve investire nei baristi che fanno funzionare Starbucks”.
Da quando Workers United e Starbucks hanno annunciato un percorso all'inizio dell'anno, aggiunge la nota, entrambe le parti si sono impegnate in centinaia di ore di contrattazione e in innumerevoli ore di preparazione per ogni sessione. Le due parti hanno avanzato decine di accordi provvisori al tavolo: Starbucks però, dicono i sindacati, "non ha ancora portato al tavolo della contrattazione un pacchetto economico completo e centinaia di pratiche sindacali scorrette ancora non risolte rimangono irrisolte": sebbene siano stati avviati colloqui per risolvere le controversie, restano in sospeso oltre 100 milioni di dollari di passività legali.
“Siamo pronti a concentrarci sul futuro, risolvendo gli ULP e garantendo il sostegno e le tutele di cui abbiamo bisogno per svolgere bene il nostro lavoro e prosperare -prosegue la delegata sindacale Silvia Baldwin-. Sappiamo che i baristi sono fondamentali per il funzionamento dell'azienda, ed è per questo che stiamo portando soluzioni pragmatiche al tavolo delle trattative. Come sindacato che rappresenta oltre 525 negozi e che si è organizzato instancabilmente per anni, sappiamo anche che dobbiamo essere pronti a fare tutto il necessario per ottenere i contratti più forti possibili”.
Come sottolinea l'organizzazione sindacale, nel corso del 2024 "i baristi di Starbucks Workers United hanno dato vita a un track record di adesioni che ha portato i baristi di oltre 100 negozi a votare per l'adesione al sindacato: stanno portando avanti un movimento nazionale di oltre 11.000 baristi che lavorano insieme per ottenere tutele sul posto di lavoro su questioni fondamentali come il rispetto, il salario di sussistenza, l'equità razziale e di genere e una programmazione equa. Ad oggi, i soci di oltre 525 negozi in 45 Stati e nel Distretto di Columbia hanno conquistato il loro sindacato".
In risposta allo sciopero pianificato, Starbucks ha dichiarato che il sindacato ha "prematuramente concluso" la recente sessione di contrattazione e ha sottolineato la sua disponibilità a continuare le negoziazioni. L'azienda ha evidenziato di aver raggiunto "accordi significativi" su oltre 30 questioni importanti per i lavoratori, incluse le richieste economiche. Starbucks ha anche notato che si sta concentrando sul miglioramento dell'esperienza dei lavoratori, affermando che il suo pacchetto di retribuzione e benefici per i baristi che lavorano almeno 20 ore a settimana ha una media di $30 all'ora.
EFA News - European Food Agency