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Agco: revocati 85 licenziamenti dopo accordo con sindacati

Regione Veneto mediatrice. L'azienda produce ricambi per macchine agricole

A seguito all’ultimo incontro del tavolo regionale di venerdì 20 dicembre è stato siglato, tra Agco Italia Spa, azienda specializzata nel commercio di ricambi per macchine agricole, e le organizzazioni sindacali Fiom Cgil e Fim Cisl, l’accordo che chiude la vertenza relativa alla proceduta di licenziamento collettivo avviata dall’azienda il 19 settembre. I licenziamenti, motivati da una riorganizzazione per il calo degli ordini conseguente alla crisi del settore delle macchine agricole, interessavano complessivamente 26 lavoratori, 17 operai e 9 impiegati, su un organico complessivo di 85 addetti.

“Come Regione del Veneto siamo stati impegnati con la Direzione lavoro e l’Unità di crisi aziendali di Veneto Lavoro in questa trattativa da novembre, quando le parti ci hanno comunicato di non essere riuscite a raggiungere un accordo sui licenziamenti”, afferma l’assessore regionale al lavoro Valeria Mantovan. “Oggi è stato siglato un buon accordo che vede revocati i licenziamenti unilaterali a fronte di fuoriuscite volontarie incentivate di 7 impiegati e del ricollocamento nella stessa azienda e nella Laverda Agco, altra impresa del gruppo multinazionale con sede nello stesso comune di Breganze (VI), degli operai e di due impiegati inizialmente individuati come esuberi".

"Questo risultato", aggiunge l'assessore, "è frutto di un lavoro di squadra che ci ha visto impegnati con il gruppo Agco e i suoi consulenti, Confindustria Vicenza e le organizzazioni sindacali Fiom Cgil e Fim Cisl nel vaglio di tutte di possibili soluzioni che avrebbero potuto minimizzare gli effetti della crisi sull’occupazione. Al di là dei proclami, sono queste le situazioni concrete che dimostrano la responsabilità sociale delle imprese e dei gruppi nazionali e multinazionali. È stato infatti dimostrato che - con buona volontà e impegno - si possa lavorare nell'interesse della Società, ma anche a tutela dei propri dipendenti, soprattutto delle posizioni più deboli, senza che una escluda l'altra”.

“Nei confronti dei lavoratori che fuoriusciranno in seguito ad accordi volontari", conclude l’assessore Mantovan, "restiamo a disposizione con tutti gli strumenti regionali di politica attiva del lavoro disponibili per agevolare il ricollocamento”.

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EFA News - European Food Agency
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