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Sugar Tax: verso nuovo posticipo

Camera approva ordine del giorno su adeguamento tempistica per le imprese

Assobibe: "Atto di indirizzo che rilancia le istanze di una filiera già colpita da inflazione e aumento costi materie prime".

Il 2024 si chiude con un nuovo congelamento della Sugar Tax. Alla Camera dei Deputati è stato infatti approvato un ordine del giorno di Forza Italia in cui viene suggerita un'ulteriore procrastinazione dell'imposta. Il governo viene così impegnato a valutare la possibilità, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, di predisporre i necessari interventi normativi al fine di posticipare l'applicazione dell'imposta con un intervento nei primi mesi dell'anno 2025, affinché le imprese dispongano di una tempistica adeguata a pianificare le proprie attività. Inoltre, sempre Forza Italia ha ribadito in questi giorni come l'obiettivo sia arrivare ad una piena cancellazione della tassa. Tutte le rappresentanze sottolineano l’importanza di promuovere un’azione di governo per la soluzione della questione.

L'ordine del giorno è stato accolto favorevolmente da Assobibe, che sottolinea come questo atto di indirizzo rilanci "le istanze espresse a più voci dalla filiera già profondamente colpita dall’inflazione e dall’aumento dei costi delle materie prime – non da ultimo l’appello congiunto con altre 14 sigle di rappresentanza dell’agroalimentare, della distribuzione, del packaging e dei sindacati, come Confagricoltura, Federalimentare, Federdistribuzione, Cisl, Cgil, Uila Nazionale, Centromarca, Unione Italiana Food, Italgrob, Confida, Anfima, Federazione Carta e Grafica, Federazione Gomma Plastica, Assovetro".

"Auspichiamo, sottolinea Giangiacomo Pierini, presidente di Assobibe, "che, con l’approvazione dell’ordine del giorno, la volontà espressa dal Parlamento italiano con un indirizzo chiaro al Governo venga ascoltata e si traduca in azioni concrete per non lasciare le imprese con incertezze e preoccupazioni crescenti nel 2025. C’è bisogno di poter pianificare le attività, senza una spada di Damocle che allontana gli investimenti e aumenta i problemi in un momento in cui la produzione industriale e il mercato non danno segnali positivi". 

“Siamo fiduciosi", conclude Pierini, "che l’apertura di un dialogo reale con il Governo nel primo trimestre del 2025 porti a identificare una soluzione che possa tener conto delle richieste e delle difficoltà dell’intera filiera, espressione dell’eccellenza del nostro made in Italy”.

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EFA News - European Food Agency
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