Berco, sindacati chiedono al Governo un altro incontro urgente
Invito al Mimit a riaprire il tavolo
Fim, Fiom e Uilm respingono il piano industriale "parziale" presentato dai vertici dell'azienda di macchine agricole
ThyssenKrupp Berco ha presentato un piano parziale: è necessario che l’azienda si apra a percorsi di partenariato. Così si è espressa la segreteria nazionale Uilm in un comunicato congiunto con i sindacali Fim e Fiom dopo l'incontro di ieri, presso la sede Berco di Copparo (FE): la riunione era prevista, sottolinea la nota sindacale, "a seguito del confronto ministeriale tra l’azienda Berco e i rappresentanti sindacali Nazionali e Territoriali di Fim Fiom Uilm e le RSU".
Come concordato, prosegue la nota, "l’azienda ha presentato il piano industriale che va dal 2025 al 2027, annunciando una serie di investimenti sia impiantistici che di innovazione di ciclo produttivo che di prodotto, strutturando anche una nuova organizzazione della linea dei fornitori, della propria organizzazione interna e specificando le aree su cui sarà possibile aggredire il mercato nel prossimo futuro soprattutto nell’after-market”.
"Il piano, per noi, così come prospettato -prosegue la nota sindacale-, resta parziale perché mancante di dettagli di sostenibilità economica di cui abbiamo chiesto di avere maggiori informazioni. Resta ferma una criticità su cui l’azienda non ha ancora sciolto nessuna riserva: il raggiungimento degli obiettivi di riorganizzazione del personale con le 400 uscite previste nell’intesa ministeriale". L'intesa ministeriale a cui fanno riferimenti i sindacati è quella scaturita dopo la riunione fiume del 25 novembre 2024 (leggi notizia EFA News).
"Abbiamo chiesto al Mimit -spiega la nota- di riconvocare quanto prima il tavolo di confronto già avviato per ricercare le migliori soluzioni alla vertenza, precisando fin da subito che non accetteremo intese che prevedano, alla loro conclusione, il licenziamento di lavoratori e la messa in discussione della continuità e della contrattazione aziendale".
"Come organizzazioni sindacali -aggiunge il comunicato- abbiamo ribadito la necessità di continuare il confronto in maniera sinergica, evitando decisioni unilaterali per il raggiungimento degli obiettivi, precisando che, fin qui, aver discusso con il Sindacato e con il ministero è stato un valore aggiunto nel raggiungimento degli stessi. Abbiamo avanzato l’ipotesi per cui, nonostante la scadenza del prossimo 16 gennaio per la definizione del percorso dei licenziamenti su base volontaria, ci sia il tempo di ricercare, anche con il Governo, tutte le soluzioni utili a far fronte ad un piano industriale che oltre ai proposi> ha bisogno di una forte struttura economica a cui l’azienda, da sola, non riesce a far fronte".
"È per noi necessario -concludono i sindacati- che l’azienda si apra a percorsi di partenariato, che sia pubblico o privato, per poter affrontare il piano presentato e che quanto si voglia realizzare non gravi sui lavoratori con ulteriori procedure di licenziamento".
EFA News - European Food Agency