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CLARA MOSCHINI

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Alimentari: rallenta l'inflazione

Prezzi al consumo in aumento su base annuale e stabili su base mensile/Allegato Istat

Nel mese di dicembre 2024, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,1% su novembre e dell’1,3% su dicembre 2023, come nel mese precedente, confermando la stima preliminare.
In media, nel 2024 i prezzi al consumo registrano una crescita dell’1,0% (+5,7% nel 2023). Al netto degli energetici e degli alimentari freschi (l’“inflazione di fondo”), i prezzi al consumo salgono del 2,0% (+5,1% nell’anno precedente) e al netto dei soli energetici del 2,1% (+5,3% nel 2023).

La stabilità dell’inflazione sottende andamenti contrapposti di diversi aggregati di spesa: in rallentamento risultano principalmente i prezzi degli alimentari non lavorati (da +3,8% a +2,3%) e dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,7% a +3,1%); per contro, accelerano i prezzi degli energetici regolamentati (da +7,4% a +12,7%), mentre si attenua ancora il calo dei prezzi degli energetici non regolamentati (da -6,6% a -4,2%).
Nel mese di dicembre 2024 l’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, decelera (da +1,9% a +1,8%), come anche quella al netto dei soli beni energetici (da +2,0% a +1,7%).

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano su base tendenziale da +2,3% a +1,7%, mentre accelerano di poco quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +1,6% a +1,7%).

L’aumento congiunturale dell’indice generale riflette, per lo più, la crescita dei prezzi degli energetici regolamentati (+1,5%), dei servizi relativi ai trasporti (+1,4%), dei servizi relativi all’abitazione (+0,4%), degli energetici non regolamentati e dei beni non durevoli (+0,3% entrambi). Gli effetti di questi aumenti sono stati solo in parte compensati dalle diminuzioni dei prezzi degli alimentari non lavorati (-0,7%) e lavorati (-0,3%) e dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,2%).

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) aumenta dello 0,1% su novembre e dell’1,4% rispetto a dicembre 2023 (da +1,5% del mese precedente), confermando la stima preliminare. La sua variazione media annua nel 2024 è pari a +1,1% (+5,9% nel 2023).
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi), al netto dei tabacchi, aumenta dello 0,1% su novembre e dell’1,1% su dicembre 2023. In media d’anno, la variazione dell’indice Foi, al netto dei tabacchi, è pari a +0,8% (era +5,4% nel 2023).

Nel 2024, l’inflazione, misurata dall’Ipca, per le famiglie con minore capacità di spesa è pari al +0,1%, contro il +1,6% registrato per quelle con capacità di spesa più elevata.

In allegato a questa EFA News il testo integrale e la nota metodologica dell'Istat.

Allegati
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EFA News - European Food Agency
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