Cereali: import ed export italiano oltre il +10% nei primi 10 mesi 2024
In netto calo la vendita all'estero dei prodotti di granella. Si riduce gap valutario su base annuale
Le importazioni in Italia nel settore dei cereali, farine proteiche e semi oleosi nei primi 10 mesi del 2024 sono aumentate nelle quantità di 2.148.000 tonnellate (+11,3%) e diminuite nei valori di 717,4 milioni di euro (-9,0%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le importazioni complessive dei cereali in granella passano da 12,9 a 14,5 milioni di tonnellate, con un aumento di circa 1.600.000 tonnellate (+12,4%) ed un controvalore in diminuzione di 524,1 milioni di euro (-12,7%). L’aumento dei quantitativi importati si deve soprattutto agli arrivi dall’estero di grano tenero (+1,03 mio/t) e mais (+0,86 mio/t); si riduce invece l’import di grano duro di 391.000 t, pari a -307,6 milioni di euro. Le importazioni di farine proteiche risultano in aumento nelle quantità (+200.000 t, pari a +10%) ed in riduzione nei valori (-88,0 milioni di euro, pari a -10%); l’import di semi oleosi aumenta nelle quantità(+145.000 t, pari a +6,1%), con valori in diminuzione dell’11,1% (-153,3 milioni di euro).L’import di riso considerato nel complesso tra risone, semigreggio, lavorato e rotture di risosi conferma ai livelli dell’anno precedente nelle quantità (circa 260.000 t) con valori in aumento del 2,5%.
Le esportazioni dall’Italia dei principali prodotti del settore nei primi dieci mesi del 2024 sono aumentate sia nelle quantità di 378.700 t (+10,0%) e sia nei valori di 50,8 milioni di euro (+1,0%) rispetto allo stesso periodo del 2023. Risultano aumentare le vendite all’estero di pasta alimentare (+183.000 tonnellate nelle quantità e +116,1 milioni di euro nei valori) e dei prodotti trasformati (+151.000 t nelle quantità e -48,7 milioni di euro nei valori). Aumenta anche l’export di farina di grano tenero (+37.000 t, pari a +23,2 mio/euro), di mangimi a base di cereali (+11.100 t, con valori in diminuzione di 9,6 mio/euro) e di riso (+59.000 t, pari a +2,7 mio/euro) considerato nel complesso tra lavorato, semigreggio e rotture di riso. Diminuisce l’export dei cereali in granella di 65.000 t (-29,2%).
I movimenti valutari relativi all’import/export del settore cerealicolo hanno comportato nei primi dieci mesi del 2024 un esborso di valuta pari a 7.216,1 milioni di euro (7.933,5 nel 2023) ed introiti per 4.952,1 milioni di euro (4.901,3 nel 2023). Pertanto il saldo valutario netto è pari a -2.264,0 milioni di euro, contro -3.032,2 milioni di euro nel 2023.
EFA News - European Food Agency