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Libri. Torna "Il cuoco piemontese perfezionato a Parigi"

Edizione critica di Olschki dello storico ricettario pubblicato per la prima volta nel 1766

Viene pubblicato a cura di Olschki Editore il volume di Salvatore Iacolare dal titolo "Il cuoco piemontese perfezionato a Parigi". Si tratta di un ricettario d'alto rango, pubblicato per la prima volta a Torino nel 1766 ma fondato in gran parte sul francese La cuisinière bourgeoise di Joseph Menon (Parigi, 1746), che conobbe tra XVIII° e XIX° secolo uno straordinario successo, con oltre venti edizioni. Questo eccezionale testo, con il quale la capitale sabauda si affacciò per la prima volta al campo dell’editoria culinaria, è ritenuto uno spartiacque nella letteratura gastronomica italiana preunitaria, da un lato per i suoi fitti rapporti con la cucina francese e dall’altro per la connessione, reale ma anche ostentata, col fondo piemontese. 

Nel "Cuoco piemontese" si rintracciano le prime attestazioni in italiano di francesismi non adattati come brioche ‘pasta a base di farina, uova, burro, lievito’, caramel ‘decimo e ultimo grado di cottura dello zucchero; sostanza bruna ottenuta mediante tale cottura’, estragon ‘erba perenne generalmente nota come dragoncello’, carré ‘taglio di carne ricavato dall’area lombare dell’animale macellato’ e touron ‘dolce di origine spagnola a base di mandorle, pestate con albumi e zucchero’. La presente edizione, basata sull’esemplare torinese del 1775, si caratterizza per la ricostruzione della storia editoriale del testo e, in virtù della presenza di un glossario integrale, per l’attenzione alla lingua (e in particolare al lessico) dell’opera.

Il volume di 522 pagine è pubblicato dalla casa editrice fiorentina Olschki nella nuova collana Iter Gastronomicum che si presenta come un vero e proprio viaggio, dall’età medievale all’età contemporanea, nei testi, nella cultura e nella storia della gastronomia in Italia, adoperando la “lingua del cibo” come strumento specialistico e settoriale. L’iniziativa editoriale si pone l’obiettivo di raccogliere in una visione d’insieme elementi autorevoli e pietre miliari degli studi gastronomici italiani: come attesta la stessa casa editrice, i volumi "rispondono all’esigenza di recupero e aggiornamento di un corpus di studi che si contraddistingue per l’attendibilità filologica e linguistica, senza però rinchiudersi nei confini di appartenenza o di accademia".

A quasi 140 anni dalla sua fondazione, la Casa Editrice Olschki si distingue nel panorama italiano non solo come una consolidata impresa editoriale, ma anche quale “laboratorio intellettuale” in costante evoluzione ed espansione verso i più vasti orizzonti del sapere. Il catalogo Olschki, forte di oltre 5.000 titoli e di 28 periodici, "continua a fungere da motore propulsivo della cultura italiana oltre i confini nazionali" e, al contempo, "a rappresentare un centro di gravitazione privilegiato delle nuove tendenze di studio, di ricerca e di analisi".


Salvatore Iacolare è docente di Storia della lingua italiana presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, dove svolge anche le proprie ricerche. I suoi interessi vertono sulla lingua del cibo in diacronia, sulla letteratura in dialetto, sulla lessicografia e sulla manualistica didattica del primo Novecento. È membro della redazione del Dizionario Etimologico e Storico del Napoletano (DESN), del comitato editoriale della Rivista del medesimo Dizionario (RiDESN) ed è attualmente assegnista di ricerca per la sezione Germanismi del Lessico Etimologico Italiano.


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