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Sigep/2. Sostenibilità: filiera lattiero-casearia è parte della soluzione

Produttori (Brazzale), nutrizionisti (Bernardi) e Fao (Tiensin) convergono sul ruolo decisivo giocato dal settore

I prodotti lattiero-caseari sono essenziali per la sostenibilità nell’accezione socio-economico, come pure in quella ambientale e in quella nutrizionale. Se n’è parlato sabato scorso, durante la giornata inaugurale di Sigep World 2025, nel corso di un dibattito sul tema “La sostenibilità nutrizionale del latte”.

In un pianeta abitato da oltre sette miliardi di persone, la filiera lattiero-casearia globale coinvolge, sul piano professionale, un milione di persone e ne nutre quotidianamente circa sei miliardi. Come spiegato a EFA News a margine della conferenza da Piercristiano Brazzale, ex presidente e membro onorario della Federazione Mondiale del latte tale filiera non è “parte del problema”, bensì “parte della soluzione al cambiamento climatico”. 

L’impatto nutrizionale del lattiero-caseario sulla sostenibilità è stato illustrato dalla biologa e nutrizionista Elisabetta Bernardi, che ha ricordato come i relativi prodotti vadano sempre inseriti in una dieta equilibrata. “Dal punto di vista delle emissioni di gas effetto serra sull’ambiente”, ha ricordato Bernardi, “fino a poco tempo fa si metteva a confronto una stessa quantità di alimenti di origine animale e di origine vegetale. Oggi si è capito che questo è un errore e che bisogna anche valutare l’apporto nutritivo degli alimenti. Se noi, ad esempio, paragoniamo la quantità di acidi essenziali in un kg di alimenti di origine vegetale e in un kg di alimenti di origine animale, è chiaro che l’impatto più o meno si eguaglia”. Intervistata da EFA News, la studiosa ha fatto l’esempio del “pezzetto di formaggio, che eguaglia la quantità di amminoacidi di due piatto di pasta e fagioli. Si parla quindi di alimenti che sono efficienti dal punto di vista nutrizionale, perché apportano nutrienti, con una biodisponibilità maggiore rispetto agli alimenti di origine vegetale”.

Il punto di vista di Brazzale e Bernardi è sostenuto anche dall’Organizzazione Mondiale dell’Alimentazione (Fao), il cui direttore della Divisione Produzione e Salute Animale Thanawat Tiensin, è intervenuto durante la conferenza ospitata a Sigep. Dal momento in cui, l’aspetto sociale, economico e ambientale non mette in secondo piano la sicurezza alimentare e la sicurezza nutrizionale, la Fao si sta focalizzando sul “miglioramento delle produzioni, dell’ambiente e della vita”, ha detto Tiensin. “Oggi stiamo nutrendo un miliardo di persone ma la nostra sfida è come nutrire 10 miliardi di persone entro il 2050”. In questo scenario, ha concluso il dirigente Fao, “il ruolo dei prodotti lattiero-caseari” è cruciale.

 

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EFA News - European Food Agency
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