Consorzio San Daniele: "Dazi Usa compromettono competitività"
Nel 2024, la Dop ha visto crescere l'export oltreoceano del 19% sull'anno precedente
Il Consorzio del Prosciutto di San Daniele segue con attenzione l’ipotesi dell’introduzione di nuovi dazi sulle importazioni negli Stati Uniti di prodotti europei a partire dal 2025. Gli Stati Uniti, infatti, rappresentano un mercato strategico per l’export del Prosciutto di San Daniele Dop, simbolo di qualità, tradizione e autenticità del Made in Italy.
Lo scorso anno l’export verso gli Stati Uniti ha registrato un aumento significativo del +19,6% rispetto all’anno precedente, consolidando il ruolo degli Usa – a pari merito con la Francia – come primo mercato di destinazione per il San Daniele Dop. Questo risultato sottolinea l’importanza delle esportazioni verso gli Stati Uniti per l’intera filiera e per il tessuto economico e sociale del territorio.
Le misure previste potrebbero compromettere la competitività del Prosciutto di San Daniele, penalizzando non solo le aziende produttrici, ma anche i consumatori americani, che rischierebbero di essere privati di prodotti di alta qualità e d’eccellenza italiani a favore di imitazioni e alternative meno autentiche.
“Confidiamo nel dialogo tra le istituzioni italiane, europee e statunitensi per trovare soluzioni che possano evitare l’introduzione di misure commerciali penalizzanti e preservare lo storico legame tra il Prosciutto di San Daniele e il mercato americano. Nel frattempo, continueremo a lavorare per valorizzare il San Daniele negli Usa promuovendo il prodotto e auspicando l’assenza di barriere commerciali”, commenta il direttore generale del Consorzio Mario Emilio Cichetti.
EFA News - European Food Agency