È morto a 85 anni nella sua casa di Verona Giordano Veronesi, esponente di spicco della seconda generazione alla guida del colosso agroalimentare di famiglia con sede a Quinto di Valpantena. Fondato dal padre Apollinare nel 1958, il gruppo Veronesi è il primo gruppo italiano con una filiera completa e integrata che parte dalla produzione dei mangimi sino alla trasformazione e distribuzione delle carni e dei salumi della tradizione gastronomica italiana. Oggi il gruppo è leader in Italia nell'alimentazione zootecnica, nelle carni avicunicole, nel mondo delle carni suine e dei salumi, con una posizione consolidata anche nelle carni bovine e nel settore delle uova e degli ovoprodotti. Veronesi, AIA e Negroni sono i tre marchi di riferimento presenti sul mercato. L'azienda nerl 2023 ha prodotto ricavi per oltre 4 miliardi di Euro, ha circa 8.500 dipendenti e 24 sitit produttivi in Italia. 

Giordano Veronesi aveva compiuto da pochi giorni 85 anni. Originario di Lugo di Grezzana (Verona) ha conseguito la maturità al Liceo Maffei: laureato in veterinaria a Bologna con specializzazione in patologie aviarie, Veronesi è stato presidente dell'omonima holding tra il 2005 e il 2011, alternandosi con i fratelli Carlo e Bruno. Nel 2017 è uscito dal cda insieme alle sorelle per passare il testimone alla terza generazione.

Veronesi è stato presidente della locale Confindustria dal 1991 al 1997, oltreché vice presidente in Federalimentare dal 1995 al 1999, è stato insignito nel 1990 del titolo di Grande ufficiale al merito. Ha legato la sua carriera imprenditoriale alla rappresentanza associativa dell’industria mangimistica italiana sin dal 1981, quando diventa prima Vicepresidente Assalzoo e poi Presidente dal 1989 – carica che mantiene per 12 anni – fino al 2001. Subito dopo e fino ad oggi è stato Presidente Onorario dell’Associazione. Ha svolto importanti incarichi a livello europeo, come la Vicepresidenza di Fefac del 2004 e dal 2009 gli è stato conferito il titolo di Membro Onorario della stessa Federazione.