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CLARA MOSCHINI

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Stoccaggio letame: Italia fanalino di coda in Europa

Soltanto il 18% delle nostre aziende agricole ha strutture adibite

Secondo Eurostat, soltanto Grecia (11%) e Cipro (7%) versano in condizioni peggiori.

Nel 2020, il 40% di tutte le aziende agricole dell'Unione Europea disponeva di strutture di stoccaggio del letame. Le percentuali più elevate di aziende agricole con strutture di stoccaggio del letame si trovavano in Slovenia (quasi il 100%), Lettonia (98%) ed Estonia (92%). Al contrario, le percentuali più basse si sono registrate a Cipro (7%), Grecia (11%) e Italia (18%). E' quanto emerge da dati estrapolati dal censimento agricolo 2020 a cura di Eurostat.

Nel 2020, il 57% delle aziende agricole con infrastrutture di stoccaggio del letame disponeva di strutture per lo stoccaggio di letame solido, il 16% disponeva di strutture coperte per il letame liquido, il 10% disponeva di sistemi di lettiera profonda, il 6% disponeva di fosse sotto il recinto degli animali, il 5% disponeva di stoccaggio del letame liquido senza copertura e il restante 6% disponeva di stoccaggio del letame in altre strutture.

La quota di aziende con strutture di stoccaggio scoperte per il letame liquido nell'UE è diminuita del 5% tra il 2010 e il 2020. Le strutture di stoccaggio del letame liquido senza copertura, come lagune, vasche o stagni scoperti, presentano un rischio ambientale a causa delle emissioni di ammoniaca (NH3) e della lisciviazione o del deflusso dei nutrienti nelle acque superficiali e sotterranee.

Nei Paesi Bassi e a Malta, non vi sono più aziende agricole con strutture di stoccaggio scoperte per il letame. In molti altri paesi, la quota di aziende agricole dotate di tali strutture è diminuita in modo significativo, soprattutto in Lussemburgo (-43%), Irlanda (-36%), Germania (-35%) e Belgio (-32%). Tuttavia, in due paesi dell'UE, l'uso di strutture di stoccaggio di liquame scoperte è diventato più comune, in particolare in Spagna (+5%) ed Estonia (+3%), con lievi aumenti registrati anche in Repubblica Ceca (+0,4%), Bulgaria (+0,2%) e Italia (+0,1%).

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EFA News - European Food Agency
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