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CLARA MOSCHINI

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Masaf, decreto da 10 milioni di euro per la filiera apistica

Pubblicato l'atto che riconosce aiuti per contrastare eventi climatici negativi: Agea ente pagatore

È stato pubblicato dal ministero per l'Agricoltura, la sovranità alimentare e le foreste il decreto "recante interventi a sostegno della filiera apistica, a valere sul "Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura". Il decreto ha come obiettivo quello di sostenere gli imprenditori apistici per "contrastare le conseguenze economiche derivanti dalla concomitanza di eventi climatici negativi, di fattori naturali e di eventi socioeconomici di carattere internazionale".

Le risorse ammontano a 10 milioni di Euro "a valere sul capitolo 7098 pg. 01 rubricato “Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura” di provenienza dell’esercizio 2023". Le risorse, sono affidate al soggetto gestore individuato in Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) quale organismo pagatore. 

Il beneficio può essere concesso un aiuto una tantum determinato sul numero degli alveari detenuti alla data del 31 dicembre 2023. L’importo dell’aiuto è determinato in base alla appartenenza del richiedente ad una delle fasce di sostegno definite in base alle classi di alveari allevati e dall’importo delle risorse destinate a ciascuna delle menzionate fasce di sostegno. Il beneficio, secondo la tabella ministeriale, di fatto varia. Le risorse complessivamente destinate alla fascia di alveari più massiccia, ossia quella che va da 105 a 199 alveari (a cui appartengono 1.358 apicoltori potenzialmente beneficiari per un numero di alveari complessivo di 192.752) è di 1.638.392 Euro: in questa fascia il valore una tantum per azienda è di 1.206 Euro. La fascia di alveari minore è quella di 1.000 e oltre 1.000 alveari con 93 apicoltori potenzialmente beneficiari che hanno destinate complessivamente risorse per 1.725.504 Euro: a ciascuna azienda spetta una tantum 18.553,81 Euro. 

Gli altri aiuti riguardano:

  • aziende con 200-299 alveari a cui spetta 2.268,59 Euro una tantum;
  • aziende con 300-499 alveari (4.248,92 Euro);
  • aziende con 500-699 alveari (6.738,17 Euro)
  • aziende con 700-999 alveari (9.693,58 Euro).

I beneficiari devono essere: 

  • aziende agricole "a conduzione zootecnica o orientamento misto, informa singola o associata";
  • in regola con gli obblighi di identificazione degli alveari ed essere registrato in Banca dati apistica (BDN) come apicoltore professionista, che produce per la commercializzazione ed esercita l’apicoltura in forma stanziale e/o praticando il nomadismo anche ai fini dell’attività di impollinazione;
  • in possesso di un fascicolo aziendale validato sul sistema informativo dell’organismo pagatore Agea (SIAN), come previsto dal DPR 503 del 1°dicembre 1999, alla data di presentazione della domanda di aiuto;
  • non essere in situazioni di fallimento, liquidazione, concordato preventivo, amministrazione straordinaria, liquidazione coatta amministrativa ovvero in una situazione che denoti lo stato di insolvenza o di cessazione di attività o con in corso procedimenti che possano determinare una delle situazioni anzidette;
  • per quanto attiene alla normativa antimafia, considerato l’importo massimo concedibile e la tipologia di aiuto, parametrato in base al numero degli alveari allevati, la verifica antimafia non si applica oppure si applica ai sensi dell’articolo 83 comma 3, lettera e) e comma 3-bis dello stesso decreto;
  • l'azienda deve ver dichiarato una consistenza minima zootecnica così come certificata nel fascicolo dalla Banca dati Nazionale zootecnica (BDN) pari ad almeno 105 alveari totali alla data del 31 dicembre 2023.
fc - 47541

EFA News - European Food Agency
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