Spreco alimentare/2. Despar Nord in prima linea per contrastarlo
Nel 2024, l'insegna ha recuperato 1.139 tonnellate di prodotti alimentari in eccedenza
Ridurre lo spreco di cibo, promuovere un modello di alimentazione sostenibile e favorire la coesione sociale: è questo da oltre vent’anni il cuore dell’impegno di Despar Nord per il recupero di cibo rimasto invenduto nei punti vendita e redistribuito attraverso una solida rete di associazioni ed enti caritativi.
Un impegno che si è rafforzato di anno in anno e che, nel 2024, ha permesso a Despar Nord di recuperare 1.139 tonnellate di prodotti alimentari in eccedenza raccolti nei punti vendita a gestione diretta delle regioni in cui l’azienda è presente e che sono stati rimessi virtuosamente in circolo, consentendo la preparazione di oltre 2,5 milioni di pasti destinati alle persone più fragili.
L’attività di redistribuzione è realizzata grazie alla consolidata collaborazione con Last Minute Market e Fondazione Banco Alimentare, che ha permesso negli anni a Despar Nord di creare una solida rete con il mondo del volontariato attivo nelle cinque regioni in cui il marchio dell’abete è presente e di lavorare insieme ad oltre 160 associazioni ed enti caritativi sui territori.
Nel solo 2024 nelle regioni in cui è presente, Despar Nord ha recuperato e rimesso in circolo alimenti appartenenti a tutte le categorie, dai freschi alla macelleria, dalla panetteria all’ortofrutta, fino ai prodotti confezionati. Un traguardo importante conseguito mediante l’abbinamento di tutti i punti vendita a gestione diretta a insegna Despar, Eurospar e Interspar sui territori con almeno un’associazione di riferimento che, con cadenza regolare, ha ritirato e redistribuito la merce ancora buona ma non più commercializzabile.
Questa iniziativa ha un importante impatto anche in termini di riduzione degli sprechi e degli scarti: la quantità totale di merce recuperata ha infatti consentito di ottenere una riduzione dei rifiuti prodotti dall’azienda pari a oltre 1.000 tonnellate, equivalenti a quasi 2.500 cassonetti della spazzatura. Inoltre, ha consentito di non sprecare quasi 4.000 tonnellate di CO2 eq. emessa e oltre 2 milioni di metri cubi di acqua utilizzata per produrre gli alimenti rimessi in circolo.
I risultati del recupero delle eccedenze alimentari sono una testimonianza concreta dell’impegno di Despar Nord nel contrasto agli sprechi alimentari che l’azienda persegue durante tutto l’anno con numerose attività promozionali e di sensibilizzazione: tra queste la possibilità per i clienti di acquistare, scontati del 50%, i prodotti a scadenza ravvicinata contrassegnati da un apposito bollino con indicata la percentuale di sconto che li rende immediatamente riconoscibili sugli scaffali.
Despar Nord ha inoltre aderito alla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (Serr) rinnovando il proprio impegno per la sostenibilità e la riduzione degli sprechi alimentari e organizzando per l’occasione un ciclo di incontri a livello regionale in Veneto, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige, che hanno rappresentato un importante momento di confronto e collaborazione con le oltre 160 onlus attive nei territori per la redistribuzione dei prodotti alimentari rimasti invenduti, promuovendo un modello virtuoso di lotta allo spreco.
“Anche quest’anno, in occasione della Giornata Nazionale contro lo Spreco Alimentare che ricorre il 5 febbraio", ha detto Francesco Montalvo, amministratore delegato di Despar Nord, "vogliamo ribadire l’impegno che la nostra azienda quotidianamente mette in campo per contrastare lo spreco di cibo attraverso la consolidata partnership con Banco Alimentare e Last Minute Market lavorando al fianco delle organizzazioni di volontariato, oltre che organizzando iniziative commerciali e di sensibilizzazione per coinvolgere direttamente la nostra clientela. I risultati raggiunti sono una concreta testimonianza del nostro impegno, un’azione a 360° che mette al centro la gestione consapevole delle risorse, la riduzione degli sprechi e dei rifiuti, il sostegno alle persone più fragili delle comunità in cui operiamo, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’Agenda Onu 2030 che guidano la nostra strategia aziendale".
EFA News - European Food Agency