Standard Ethics, Italia 2a in Europa per aziende sostenibili
Lo Stivale col 70% di imprese esg è dietro solo alla Gran Bretagna (78%): il food and beverage italiano ha i maggiori margini di miglioramento
In Europa, tra le cinque nazioni più grandi, il Regno Unito ha la più alta percentuale di aziende sostenibili (78%), ma l'Italia è il secondo Paese col 70% di aziende sostenibili, davanti a Germania (67%), Francia (66%) e Spagna (52%). Lo dice Standard Ethics, l'agenzia di rating indipendente con sede a Londra e focalizzata sulla sostenibilità, che riflette sul 2024 con la pubblicazione del suo Annual Report secondo cui in Europa la grande maggioranza delle società valutate (costituenti di indici di Standard Ethics) si colloca tra un rating EE, EE- ed E+.
Secondo Standard Ethics, il mercato azionario italiano è caratterizzato dalla presenza di numerose istituzioni finanziarie e bancarie rispetto ad altri Paesi: la concorrenza nel settore bancario è molto forte e sono presenti anche banche medie e piccole. Questo, unito a una forte sensibilità alle best practice internazionali e alle misure adottate dai regolatori dopo la crisi del 2008, ha portato il sistema bancario ad allinearsi rapidamente ai principi di sostenibilità indicati dalle linee guida internazionali.
Sempre secondo il report di Standar Ethics, l'industria italiana del Food & Beverage sembra essere il settore con il maggior margine di miglioramento: le aziende di questo settore, sottolinea l'analisi, spesso non sono quotate sui mercati regolamentati e quindi non sono tenute a informazioni sulla sostenibilità. Le migliori pratiche in questo settore sono a volte carenti per quanto riguarda gli standard di rendicontazione ESG, trasparenza e divulgazione.
Nel 2024, gli analisti di Standard Ethics hanno osservato la continua tendenza positiva delle aziende e dei settori industriali a livello globale ad aumentare gli investimenti in strategie di sostenibilità di medio-lungo termine, con poco più del 60% delle aziende globali analizzate possiede attualmente un rating Sustainable Grade.
Nel complesso, sottolinea il report, "la sostenibilità è diventata una realtà importante per molte aziende e per il modo in cui gestiscono le loro attività. Tutte le imprese in Europa dovranno affrontare le sfide poste dalla normativa sui rating esg e con questi standard più chiari sarà imperativo che sia le imprese che i fornitori di rating esg lavorino a stretto contatto, guidati dalle nuove e aggiornate linee guida sulla sostenibilità fornite dall'Ue e dalle sue controparti internazionali".
L’annual report 2024:
- esamina il Corporate Standard Ethics Ratings (Corporate SER) di un campione di oltre 500 società quotate a livello globale;
- esamina e commenta i Country Standard Ethics Ratings assegnati a più di 45 Paesi, con nuove action intraprese nei confronti della Corea del Sud (downgrade) e della Polonia (upgrade);
- offre una panoramica del servizio Security Standard Ethics Rating (Security SER) e della sua metodologia;
- confronta gli sviluppi sostenibili in oltre 30 dei più importanti settori industriali;
- esamina tutti i principali aspetti esg (environmental, social and governance) e le prestazioni in aree quali la governance della sostenibilità e la corporate governance.
Le attività annuali dell'Agenzia hanno riguardato anche una serie di lanci, tra cui uno studio sulle banche italiane non quotate relativo all’allineamento alle linee guida internazionali sulla sostenibilità, inclusa la qualità della loro disclosure pubblica e l'eventuale presenza di rating indipendenti che adottino i principi del recente regolamento Ue sui fornitori di rating ESG.
EFA News - European Food Agency