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Cognac francese, crollo delle esportazioni in Cina

Il valore dell'export è sceso di quasi un quarto per colpa delle misure antidumping

Le esportazioni di cognac francese crollano nel 2024 a causa delle misure cinesi. Lo dimostrano i dati del Bnic, il Bureau national interprofessionnel du cognac che, in una call con analisti e produttori, ha confermato che il valore delle esportazioni di cognac francese in Cina nel 2024 è sceso di quasi un quarto. Questo, sottolinea l'organizzazione, a causa delle difficoltà dell'economia cinese e dell'imposizione da parte di Pechino di misure antidumping sulle esportazioni di brandy europeo. 

L'export globale dei produttori di cognac francesi è calato del 10,6% in valore a partire dal 2023, secondo i dati del Bnic: il calo è stato determinato da una diminuzione del 24,2% del valore delle esportazioni verso la regione dell'Estremo Oriente, rappresentata principalmente dalla Cina, il più grande mercato per il cognac in termini di valore, che è sceso del 23,8% su base annua e del 9,6% in termini di volume. Il Bureau national interprofessionnel du cognac ha attribuito il calo alla difficile ripresa economica cinese e all'effetto delle misure antidumping. "Il forte calo delle nostre spedizioni in Cina dallo scorso ottobre rende più che mai necessaria una rapida soluzione politica al problema delle tasse cinesi", ha dichiarato l'organismo che, a questo punto, si aspetta che i negoziati bilaterali previsti con Pechino siano avviati. Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato all'inizio di gennaio che il primo ministro Francois Bayrou si recherà in Cina per cercare di discutere su questa disputa commerciale.

A gennaio, il Bnic ha confermato un raccolto 2024 pari a 8 045 403 hl volume per una produzione di vini dedicati alla fabbricazione di Cognac pari a 7 700 924 hl per un potenziale di produzione di oltre 733 000 hl di alcol puro. La vendemmia è iniziata a Cognac nella seconda metà di settembre per la maggior parte delle 4.361 aziende vinicole della denominazione che si estende su 88.337 ettari. "Le condizioni meteorologiche eterogenee dell'anno, con eccedenze d'acqua, siccità e grandine in aprile e settembre 2024, non hanno favorito il raccolto 2024, che risulta meno abbondante del raccolto 2023, particolarmente eccezionale". Tutti questi fattori combinati hanno portato ad un livello di rendimento di 87,18 hl/ha per la produzione del cognac, con un titolo alcolometrico volumico del 9,51%, ovvero un rendimento di 8,30 hl AP per ettaro.

"La produzione commerciabile -ha confermato il Bnic a gennaio- dovrebbe essere di circa 736.000 ettolitri PA contro un fabbisogno stimato di 754.000 ettolitri PA che doveva permettere di soddisfare la domanda di Cognac sui mercati. La riserva climatica ha permesso alla filiera di compensare gran parte del deficit di produzione".

Fc - 47753

EFA News - European Food Agency
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