Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Sale l'inflazione in Cina, colpa di turismo e alimentari

Monitor Intesa Sanpaolo, prezzi al consumo +0,5%: rialzo per la prima volta da agosto, spinto da servizi turistici (+7%) e dal Capodanno cinese

L'inflazione dei prezzi al consumo in Cina è salita da 0,1% anno su anno in dicembre a 0,5% anno su anno in gennaio 2025, lievemente al di sopra delle attese di consenso che parlavano di un +0,4% anno su anno. Lo scrivono gli economisti di Intesa Sanpaolo dopo la pubblicazione dei dati ufficiali da parte di Pechino. Il dato, secondo gli analisti, è stato spinto al rialzo "soprattutto dall'aumento dell'inflazione dei servizi, che ha risentito particolarmente degli aumenti stagionali (legati alle festività del Capodanno cinese) nel comparto dei servizi turistici (da -0,1% anno su anno in dicembre a +7% anno su anno in gennaio, con un + 11,6% mese su mese) e, in misura minore, degli alimentari, nonché della minor deflazione nel comparto dei trasporti guidata dall'aumento dei prezzi dei carburanti".

Secondo quanto si legge nella nota di Intesa Sanpaolo firmata da Silvia Guizzo, le misure di sostegno fiscale non sono state finora in grado di favorire un robusto aumento della domanda interna e i dati sull'andamento delle spese turistiche durante le festività di Capodanno hanno registrato un incremento del 7% anno su anno, solo poco al di sopra di quello relativo alle festività per la giornata nazionale in ottobre (+6,3% anno su anno) e ancora ben inferiore alla media pre-pandemica (13,5% a/a in media nel periodo 2015-2019), 

Un forte effetto base negativo, dovuto alla cadenza in febbraio del Capodanno cinese nel 2024, potrebbe riportare l'inflazione temporaneamente ancora in territorio negativo in febbraio. I dati di dicembre 2024 e gennaio 2025, inferiori alle attese di Intesa, "pongono sensibili rischi al ribasso sulla previsione d'inflazione per il 2025 rilasciata nello Scenario macroeconomico di dicembre (0,8%)".

Secondo gli economisti di Intesa Sanpaolo, la deflazione dei prezzi alla produzione, che persiste ininterrotta da 28 mesi, è invece rimasta invariata a -2,3% anno su anno (consenso -2,2% anno su anno), con un calo dello -0,2% mese su mese. La minor deflazione nel comparto dei beni di consumo e delle materie prime è stata infatti compensata da una maggior deflazione nel comparto dei beni minerari. "Un effetto base positivo -spiegano gli analisti- soprattutto nel comparto delle materie prime, dovrebbe contribuire a mitigare la deflazione su base annua nel comparto dei prezzi alla produzione nei prossimi mesi".

Fc - 47834

EFA News - European Food Agency
Simili
◄ Torna alla pagina precedente