Igd, 615 milioni di euro "green" per rifinanziare il debito
Immobiliare grande distribuzione chiude l'operazione con un pool di banche guidate da Intesa Sanpaolo
![Igd](https://www.efanews.eu/resources/big/3b1d2e0ea45c126ffcc232efa0c84b0f.jpg.webp)
Igd, Immobiliare grande Distribuzione S.p.a.ha perfezionato oggi un’operazione di finanziamento di tipo secured per un importo di 615 milioni di Euro con un pool di primarie banche e istituzioni finanziarie nazionali e internazionali che comprende, in qualità di Mandated Lead Arrangers, Intesa Sanpaolo S.p.a.-Divisione IMI CIB (che agisce inoltre come global coordinator, green loan coordinator e banca agente), Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., Banco BPM S.p.a., BNL BNP Paribas, BPER, Cassa Depositi e Prestiti, Deutsche Bank S.p.A. e UniCredit S.p.a.
“Questa operazione -spiega Roberto Zoia, amministratore delegato e direttore generale di Igd-, ci consente di dilazionare nel tempo la durata del nostro debito, evitando un’onerosa concentrazione di scadenze. Inoltre, una volta rimborsati i bond in essere con i proventi del finanziamento, verranno a cadere i motivi ostativi alla distribuzione di un dividendo, su base volontaria, ai nostri azionisti. È con soddisfazione, pertanto, che possiamo dire di avere già portato a termine i primi significativi obiettivi ad appena un mese dall’entrata in vigore del Piano Industriale 2025-2027, rispettando gli impegni presi col mercato. Siamo soddisfatti di questo primo traguardo e i prossimi focus sotto il profilo finanziario saranno la riduzione dello stock di debito e del relativo costo, con il proposito di inaugurare una stagione di crescita con benefici per tutti gli stakeholder”.
Il finanziamento, a tasso variabile, prevede tre tipologie di facility:
- A (285 milioni di euro durata 5 anni),
- B (315 milioni di euro durata 7 anni),
- C (15 milioni di euro revolving durata fino a 3 anni).
Il finanziamento è classificato come green in base al “Green Financing Framework” della società: in quest'iottica, un ammontare almeno equivalente ai proventi netti delle facility A e B sarà allocato per finanziare e/o rifinanziare, in tutto o in parte, gli “Eligible Green Projects”, di cui al “Green Financing Framework” della società, sviluppato in conformità ai Green Bond Principles (ICMA), e ai Green Loan Principles (LMA).
I proventi saranno, in particolare, utilizzati per rifinanziare parzialmente l’indebitamento esistente tra cui quattro finanziamenti secured bilaterali su altrettanti asset, nonché due finanziamenti unsecured per un totale pari a circa 298 milioni di Euro. Saranno anche utilizzati per rimborsare integralmente gli attuali prestiti obbligazionari in essere per un importo sopra la pari, equivalente a circa 288 milioni di Euro, in quanto comprensivo del premio di rimborso).
L’insieme di queste attività consentirà di eliminare le concentrazioni di scadenze finanziarie (attualmente presenti nel 2027 per oltre 570 milioni di Euro) che verranno riscadenziate e diluite negli anni successivi, con le prime significative necessità a partire dal 2028 (circa 160 milioni di Euro) seguite da circa 260 milioni di Euro sia al 31/12/2029 sia al 31/12/2031.
"Alla data odierna, pertanto -sottolinea la nota ufficiale-, la durata media del debito incrementa a circa 5 anni rispetto ai 2,9 anni al 30/09/2024. Raggiunto il primo e significativo obiettivo del Piano industriale -prosegue la nota-, nei prossimi trimestri la società continuerà a lavorare per ottimizzare la struttura finanziaria e ridurne il costo, monitorando l’andamento del mercato dei capitali di debito allo scopo di cogliere eventuali opportunità migliorative che si dovessero presentare (facendo anche leva sul profilo Investment Grade che è stato recentemente confermato ed è intenzionata mantenere), concentrandosi altresì sulla riduzione della leva finanziaria, anche grazie alle dismissioni previste in arco piano".
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