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Crescono le mance a bar e ristoranti pagate con pos

SumUp, tra il 2022 e il 2024 l’incasso da mance è più che quintuplicato, mentre l’importo medio è aumentato del 7%

In Italia le mance digitali sono ancora una piccola parte del totale ma il trend è in crescita. Lo sottolinea l’ultima analisi condotta da SumUp, la fintech specializzata in pos e pagamenti digitali. Secondo il report, in Italia commercianti e ristoratori che usano questa funzionalità dei pos sono aumentati del 24% tra il 2022 e il 2024: l’incasso da mance è più che quintuplicato, mentre l’importo medio è aumentato del 7%. 

Se negli ultimi due anni l’importo medio della mancia è aumentato del +7%, guardando ai singoli settori sono gli hotel a registrare la crescita maggiore (+29%), seguiti dai barbieri (+13%) e da caffè e ristoranti (+8%). Il valore della mancia, inoltre, sale con l’aumentare della spesa: tra il 2022 e il 2024 a registrare l’incremento maggiore (+18%) sono stati gli acquisti superiori ai 100 Euro. Rispetto al solo 2023, invece, le transazioni con mancia hanno visto un aumento soprattutto in hotel (+480%), ristoranti (+50%), bar (+37%) e fast food (+13%), mentre sono diminuite tra i barbieri (-12%). 

Negli ultimi due anni, in media, sono cresciuti del 24% i commercianti che hanno scelto di offrire ai propri clienti la possibilità di selezionare la mancia pagando con strumenti digitali: l’aumento maggiore è tra i merchant del settore fast food (+107%), seguiti dagli hotel (+49%), caffè e ristoranti (+32%), bar (+12%). 

A incassare le mance, in Italia, è ancora solo una piccola parte dei commercianti ma il successo del cashless in tutti i settori merceologici sta avendo un ruolo fondamentale nel diffondere l’abitudine della mancia anche in Italia, dove è meno radicata che all’estero. Se le transazioni con mancia sono cresciute del +41% rispetto all’anno precedente, tra il 2022 e il 2024 gli esercenti che utilizzano la funzionalità “Tipping” di SumUp sulle soluzioni Tap To Pay, Solo e Solo Lite sono aumentati del +24%. Analizzando lo stesso intervallo temporale, l’incasso da mance è più che quintuplicato mentre l’importo medio è aumentato del +7%. 

“In Italia gli esercenti che utilizzano i pos per incassare le mance restano ancora una minoranza -conferma Umberto Zola, responsabile Online sales per l’Europa di SumUp-. Le ragioni sono culturali, per premiare il servizio si tende più a fare pagare il 'coperto' o ad arrotondare il conto, ma anche dovute a un certo ritardo tecnologico: secondo quanto riporta FIPE, infatti, solo un POS su quattro è abilitato a ricevere la mancia”.

La normativa per la tassazione delle mance 

A regolare la tassazione delle mance è la Legge di Bilancio 2023, che prevede l’applicazione di un’imposta sostitutiva del 5% sulle mance ricevute dai lavoratori del settore privato (tra cui hotel, ristoranti e bar). Fino al 2024 tale agevolazione coinvolgeva il 25% del reddito annuo percepito ed era applicabile solo ai lavoratori dipendenti con reddito non superiore a 50 mila Euro. Con la Legge di Bilancio 2025, invece, la tassazione con aliquota agevolata (5%) è estesa dal 25% al 30% del reddito annuo percepito, mentre si alza da 50 mila a 75 mila Euro la soglia di reddito per l’esenzione fiscale.

“Digitalizzare la gestione e rendicontazione delle mance -conclude Zola- semplifica il processo non soltanto per l’esercente, ma anche per il consumatore, che può versare questo compenso extra in pochi click, anche quando non ha contanti con sé, valorizzando il lavoro di chi opera nella ristorazione, nell’hospitality e nei servizi alla persona. La normativa del 2023 è stata un passo avanti in questa direzione e nei prossimi mesi ci aspettiamo che l’ulteriore agevolazione inserita nella Legge di Bilancio 2025 darà al fenomeno delle mance digitali una nuova spinta”. 

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EFA News - European Food Agency
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