Copa Cogeca, preoccupazione per i cambiamenti in agricoltura
Lettera di 27 organizzazioni a von der Leyen in vista delle proposte della Commissione
![Ursula von der Leyen durante il suo discorso prima della sua rielezione a presidente della Commissione Europea (Strasburgo, 18 luglio 2024)](https://www.efanews.eu/resources/big/90f89a17d9986bd4dff885256fe27f29.jpg.webp)
In vista delle imminenti proposte della Commissione sul Quadro finanziario pluriennale (QFP) dell'UE per il periodo successivo al 2027, Copa-Cogeca, insieme ad altre 27 organizzazioni settoriali dell'UE, ha cofirmato una lettera in cui si evidenziano le principali preoccupazioni per la presidente Ursula von der Leyen e il Commissario for Budget, anti fraud and public administration (commissario per il Bilancio, la lotta alle frodi e la pubblica amministrazione) Piotr Serafin.
"Siamo particolarmente preoccupati -sottolinea il comunicato del Copa Cogeca- dall'idea di riallocare la spesa dell'Ue all'interno di un Fondo unico che, se perseguito, trasformerebbe completamente la struttura e la governance del prossimo QFP e della Politica agricola comune (PAC). Sebbene le nostre organizzazioni sostengano pienamente il principio della semplificazione, siamo profondamente preoccupati che i cambiamenti proposti, se attuati, non porteranno né semplicità né meno burocrazia".
"Gli Orientamenti politici della Commissione europea per il periodo 2024-2029 e il Suo discorso al Parlamento europeo del luglio scorso -scrive il Copa Cogeca alla presidente von der Leyen- hanno chiaramente riconosciuto e sottolineato l'importanza e la rilevanza dell'agricoltura, delle aree rurali e dell'alimentazione per l'Europa. dell'agricoltura, delle aree rurali e dell'alimentazione per l'Europa, la sua economia e i suoi cittadini".
La lettera prosegue: "vediamo con preoccupazione le idee di una possibile riallocazione della spesa dell'UE all'interno di un Fondo Unico che, se seguito, trasformerebbe completamente la struttura e la governance del prossimo QFP e della Politica agricola comune. Sebbene le nostre organizzazioni sostengano il principio della semplificazione, nutriamo forti preoccupazioni sul fatto che le modifiche previste, se introdotte, non porterebbero né semplicità né riduzione della burocrazia per le seguenti ragioni:
- l'idea di una maggiore semplificazione e flessibilità che implica la riallocazione della spesa dell'UE all'interno di un Fondo Unico e con Piani Nazionali per tutti i fondi è contraria alla focalizzazione del sostegno necessaria in alcune aree politiche chiave, in particolare la Politica agricola comune (PAC);
- questo esercizio porterebbe a conseguenze disastrose per il settore agricolo dell'UE, a una maggiore complessità e incertezza per i nostri 9 milioni di agricoltori e metterebbe a rischio la stabilità e le prestazioni della catena agroalimentare dell'UE, aumentando le differenze tra gli Stati membri e la conseguente frammentazione del mercato unico, uno degli elementi costitutivi dell'UE e un'idea chiave per il 2024.dell'UE e chiave di volta per il periodo 2024-2029;
- inoltre, comprometterebbe l'approccio agli investimenti pluriennali così necessario per gli agricoltori per migliorare la loro competitività e diventare più sostenibili, contribuendo al contempo alla stabilità e alla sostenibilità del settore agroalimentare;
- questa idea sarebbe anche in contraddizione con il recente rapporto del Dialogo strategico per il futuro dell'agricoltura dell'UE che chiede non solo un “bilancio dedicato alla PAC”, ma anche fondi separati (e individuali) per la transizione agricola (per esempio, per il settore agricolo) e il ripristino della natura, al di fuori della PAC;
- infine, ma certamente non meno importante, e sulla base dell'esperienza dei Piani strategici nazionali della PAC, la preparazione di “Piani Nazionali Unici” semplificati per tutti i fondi UE, seguiti dal successivo esame, analisi, presentazione di osservazioni agli Stati membri, ricezione di piani modificati, ri-analisi e approvazione finale di questi piani unici da parte dei servizi della Commissione rappresenterebbero un compito di proporzioni gigantesche che potrebbe richiedere molto tempo ed essere molto oneroso.
A nostro avviso -conclude la lettera di Copa Cogeca-, un aumento del bilancio della PAC rimane fondamentale per assicurare la competitività, la sicurezza alimentare, la sostenibilità equilibrata, per garantire un reddito dignitoso agli agricoltori e per assicurare la stabilità e la performance economica del settore agroalimentare dell'UE. Inoltre, considerando le attuali tensioni geopolitiche e le loro ripercussioni sull'economia, chiediamo l'inclusione nel QFP di un meccanismo flessibile per adeguare gli stanziamenti impegnati all'inflazione reale osservata (e non a quella prevista). Qualsiasi proposta di smantellamento di questo quadro comprometterebbe i valori fondamentali dell'UE e metterebbe in pericolo la sua unità e il suo futuro".
EFA News - European Food Agency