Il Quebec medita ritorsioni sugli alcolici Usa
Il Canada intende smettere di promuovere gli spirit Usa
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Ci pensava da qualche giorno, il Canada, e adesso avrebbe deciso di farlo. La Société des alcools du Québec (SAQ) pensa smettere di promuovere vini e liquori provenienti dagli Stati Uniti, sebbene molti prodotti americani siano ancora sugli scaffali. La decisione è legata alla crescente tensione commerciale tra Canada e Stati Uniti. D'altra parte, era il 4 febbraio quando, in seguito al rinvio dell'11° ora dei dazi statunitensi, il primo ministro canadese Justin Trudeau ha stoppato l'iniziativa che stava prendendo forma a cura del premier dello Stato dell'Ontario, Doug Ford il quale ha deciso di sospendere una serie di misure di ritorsione, a partire proprio dagli alcolici, che avrebbe dovuto iniziare ad attuare (leggi notizia EFA News).
Adesso ci ha pensato Société des alcools du Québec , la società governativa responsabile del commercio delle bevande alcoliche nella provincia. Il Monopolio canadese degli alcolici può, infatti, di propria iniziativa smettere di promuovere i prodotti statunitensi, ma la rimozione completa dei prodotti dagli scaffali richiederebbe una decisione politica. Staremo a vedere. Anche perché, al 10 febbraio, l’inventario del Monopolio contava circa 24 milioni di dollari di prodotti americani contro 85 milioni di prodotti francesi e 44 milioni di prodotti italiani su un valore complessivo di 303 milioni di dollari di bevande alcoliche inventariate sia sugli scaffali dei negozi che online sul sito della SAQ. Nel 2024 il Québec ha importato dagli Usa prodotti alcolici per un valore di 511 milioni di dollari: il vino rappresentava il 15%.
EFA News - European Food Agency