Patate: 71% degli italiani le consuma almeno una volta a settimana
Il 40% sarebbe incentivato ad acquistarne di più se provviste di certificazioni sostenibili
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Le patate sono un alimento immancabile nella spesa degli italiani: lo conferma la seconda edizione dell’indagine di Potatoes Forever! – la campagna cofinanziata dall’Unione Europea e promossa in Italia da Unapa - Unione Nazionale tra le Associazioni dei Produttori di Patate – condotta lo scorso novembre in alcuni grandi supermercati e punti vendita della penisola.
Durante il weekend del Black Friday, in cui moltissimi italiani si sono recati nei supermercati per approfittare degli sconti, un campione rappresentativo di più di 6.500 persone ha risposto ad alcune domande proprio mentre stava facendo la spesa. Le risposte sono state positivamente sorprendenti, sia in termini di consumo sia di attenzione al prodotto.
Infatti, la maggior parte degli intervistati (circa il 39%) dichiara di mangiare patate una volta a settimana, mentre addirittura il 32% afferma di consumarle più volte alla settimana, confermando una tendenza ormai nota: le patate restano uno dei protagonisti della tavola degli italiani.
Rispetto all’anno scorso, le priorità degli italiani sembrano essere cambiate: mentre nel 2023 il buon rapporto qualità - prezzo era la priorità per ben il 40% del campione, oggi questa percentuale è scesa al 34%, quasi a parimerito con l’origine UE del tubero, che risulta importante per il 32,5% degli intervistati, guadagnando ben 4 punti percentuali.Sale anche la quota di consumatori che compra le patate basandosi sulla loro tipologia (23,4%), mentre per il resto del campione il criterio principale per l’acquisto rimane la presenza di certificazioni – ambientali ed etiche – legate alla sostenibilità del prodotto.
Il riguardo verso le tematiche ambientali sta infatti crescendo: circa il 39% dei rispondenti dichiara che sarebbe incentivato all’acquisto di patate se provviste di una certificazione ambientale chiaramente indicata sull’etichetta (+8% rispetto al 2023). Coerentemente con i trend del momento, che vedono gli italiani sempre più attenti a un’alimentazione sana e bilanciata, aumenta di uno straordinario +15% anche la percentuale interessata a maggiori dettagli sulle caratteristiche nutrizionali (33%). I rimanenti intervistati sostengono infine che sarebbero interessati a ricevere informazioni più approfondite sulle pratiche sostenibili utilizzate durante la produzione (18% circa) e sul ruolo dei pataticoltori (10% circa).
La seconda parte dell’indagine si è poi concentrata sulla conoscenza delle pratiche sostenibili adottate nel territorio dell’UE per la produzione di patate, che rappresentano proprio il focus della campagna Potatoes Forever!
Rispetto all’anno scorso, aumenta il numero di consumatori che si sente sicuro delle proprie conoscenze in materia di sostenibilità delle patate: il 24,5% crede di essere ben informato sul tema (circa +15% rispetto al 2023), mentre il 32,2% sostiene di saperne abbastanza (+6% rispetto all’anno precedente), dati che testimoniano come il progetto Potatoes Forever! stia contribuendo a incrementare le conoscenze dei consumatori a riguardo. Tuttavia, ancora gran parte del campione – circa il 43,5% risponde – ammette di non avere particolari conoscenze in merito: c’è quindi ancora molto da fare per spiegare ai consumatori quali sono le azioni che i produttori europei e italiani mettono in campo ogni giorno per assicurare una produzione sostenibile.
C’è senza dubbio un tema su cui quasi tutti concordano (88%): una campagna di informazione sulle pratiche produttive e sugli standard qualitativi della filiera pataticola dell’UE è utile per il consumatore finale. L’argomento al quale gli intervistati si dimostrano più interessati sono le iniziative intraprese per la conservazione della biodiversità (25,6%, +13% rispetto al 2023), che spodestano la fame di informazioni sulla tracciabilità delle patate (al primo posto per il 18,4% degli italiani). Rimane stabile la sensibilità verso lo spreco alimentare, importante per il 23,5%, che vorrebbe capire in cosa si traduce l’impegno dell’Europa per limitare lo spreco di risorse a tutti i livelli.
EFA News - European Food Agency