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CLARA MOSCHINI

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Materiale ittico non tracciato: sequestri a Guidonia Roma) e a Trieste

620 kg di pesce spada confiscati in uno dei più importanti mercati alimentari d'Italia

Il Car di Guidonia, in provincia di Roma, uno dei più grandi mercati agroalimentari d'Europa è stato al centro di un clamoroso sequestro di prodotti ittici. La confisca ha avuto ad oggetto un carico di 31 pesci spada, del peso totale di 620 kg. Il materiale è stato intercettato dalla Guardia Costiera, che lo ha individuato come "totalmente privo di tracciabilità, senza che se conoscesse la provenienza ed in in carenza di controlli sanitari occorrenti ai fini della vendita subito dopo la pesca".

"Si tratta di un'azione che ha tutelato il consumo, evitando che una grossa partita di pescato tanto ricercato ed apprezzato dalla clientela finisse sulle 'nostre tavole', ma che, al contempo, ha salvaguardato gli interessi di quegli operatori economici che al Car stesso e nel settore ittico svolgono in modo lecito la loro attività. E questo evita anche situazioni di concorrenza sleale. L'attività del Car non è scalfita da questo episodio", puntualizza una nota della Capitaneria. "Resta un polo alimentare di grande rilevanza nella distribuzione di prodotti su un vastissimo territorio ed evitare che partite di pescato saltino il tracciamento nella catena distributiva è una priorità".

Un altro sequestro di prodotti ittici è stato effettuato all'interno di un furgone isotermico lettone a Rabuiese, nei pressi Trieste, lungo il valico di frontiera italo-sloveno. Il materiale confiscato dalla Guardia di Finanza, in quanto scaduto o privo di tracciabilità, in questo caso, ammonta a oltre due quintali.

Il materiale sequestrato per non conformità con le norme italiane ed europee sulla filiera della pesca si compone di circa 225 kg di pesce non tracciato e 10 kg di gamberi scaduti. L'operazione si è conclusa con l'inflizione di sanzioni pecuniarie pari a 11.500 euro. Altro pesce non tracciato è stato trovato in un ristorante triestino, al cui titolare è stata comminata una sanzione di 1500 euro.

 

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EFA News - European Food Agency
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