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CLARA MOSCHINI

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Nestlè e Mars finanziano incentivi agli agricoltori di Fonterra

L'obiettivo dei due clienti della cooperativa lattiero casearia neozelandese è ridurre le emissioni del 30% entro il 2030

Nestlé e Mars collaboreranno con Fonterra, gruppo lattiero caseario neozelandese, per dare ai soci agricoltori del gigante dairy un sostegno per ridurre le emissioni. Secondo quanto dichiarato dalla stessa cooperativa neozelandese, i due colossi della produzione alimentare, che sono suoi clienti, finanzieranno “nuovi incentivi” per gli agricoltori. Fonterra prevede inoltre di introdurre un pagamento per le aziende agricole che soddisfano “criteri legati alle emissioni”.

Secondo quanto riporta il comunicato ufficiale, per la stagione 2025/26 che inizierà il 1° giugno, spiega la nota, "Fonterra introdurrà un pagamento per le aziende agricole che raggiungono determinati criteri relativi alle emissioni, come parte degli aggiornamenti per la Co-operative Difference framework, la nuova struttura di "Differenza Cooperativa". Più precisamente, spiega la nota, per raggiungere il nuovo traguardo dell'eccellenza delle emissioni, gli agricoltori devono ottenere la Co-operative Difference e le loro emissioni derivanti dalle attività agricole (come mangimi, fertilizzanti e bestiame) meno gli eventuali assorbimenti di carbonio (cioè le riduzioni di emissioni derivanti dall'anidride carbonica rimossa dagli alberi e dalla vegetazione coltivata in azienda) devono essere inferiori all'anno di riferimento 2017/18 della Co-op. 

Nel frattempo, aggiunge la nota, "nuovi incentivi a favore degli agricoltori saranno finanziati attraverso accordi separati con Mars e Nestlé, che hanno collaborato con Fonterra per progredire verso i loro obiettivi di sostenibilità individuali", sostenendo gli agricoltori nella riduzione delle emissioni.

“Stiamo incrementando le relazioni con i clienti che apprezzano il duro lavoro degli agricoltori per produrre latte sostenibile e di alta qualità, insieme alla qualità dei dati in azienda e all'impegno costante della cooperativa per il miglioramento -spiega il ceo Miles Hurrell-. Questo ci aiuta a progredire verso il raggiungimento del nostro obiettivo di emissioni in azienda e a fornire il massimo rendimento per il latte dei nostri azionisti agricoltori”.

Secondo quanto riporta il comunicato ufficiale della cooperativa neozelandese, gli agricoltori che riusciranno a ridurre la loro “impronta di emissioni” di circa il 30% rispetto alla media delle aziende agricole riceveranno un “incentivo alle emissioni”, un pagamento da 1 a 5 centesimi per kgMS. Finora, spiega la nota, è stato possibile ottenere fino a 10 centesimi per chilogrammo di sostanza secca del latte (kgMS) per tutti i risultati ottenuti nell'ambito del programma Co-operative Difference di Fonterra. Il nuovo risultato Emissions Excellence offrirà un ulteriore pagamento di 1 o 5 centesimi per kgMS alle aziende agricole che soddisfano determinati criteri. Sulla base dei dati della scorsa stagione, si stima che circa 5.000 aziende agricole potranno beneficiare di questo pagamento nella prossima stagione.

Sempre secondo quanto spiega il comunicato di Fonterra, gli agricoltori che raggiungono la Co-operative Difference potranno accedere a strumenti o servizi aziendali progettati per migliorare ulteriormente l'efficienza delle emissioni, ad esempio i servizi per l'efficienza delle mandrie di LIC e CRV. In base ai risultati della scorsa stagione, l'87% degli agricoltori sarebbe stato idoneo. Èprevisto, inoltre, per gli agricoltori che raggiungono la Co-operative Difference e hanno una delle impronte di emissioni più basse della Co-op, un pagamento di incentivo alle emissioni compreso tra 10 e 25 centesimi per kgMS. Sulla base dei dati della scorsa stagione, si stima che nella prossima stagione saranno 300-350 le aziende agricole che potranno beneficiare di questo pagamento.

“Mentre ci sforziamo di raggiungere le emissioni nette zero entro il 2050, ci impegniamo a ridurre le nostre emissioni Scope 3 -sottolinea Jennifer Chappell, ceo di Nestlé in Nuova Zelanda-. Continueremo a sostenere gli agricoltori, in collaborazione con Fonterra, promuovendo nuove opportunità economiche e aiutandoli a ridurre le emissioni di gas serra”.

Il più grande produttore alimentare del mondo ha dettagliato i suoi piani di azzeramento nel 2020, un anno dopo essersi impegnato a non emettere gas serra entro il 2050. Nestlé ha l'obiettivo di ridurre le emissioni del 20% entro il 2025, rispetto alla situazione di partenza del 2018, e poi del 50% entro il 2030. L'azienda dichiara di aver emesso 113 milioni di tonnellate di CO2e nel 2018, che è stato il suo punto di riferimento per misurare i progressi.

Mars, dal canto suo, afferma di voler dimezzare le “emissioni dell'intera catena del valore” entro il 2030 rispetto a un valore di riferimento del 2015. L'azienda ha dichiarato di aver ridotto le emissioni di gas serra del 16% entro il 2023 rispetto ai dati del 2015. Tutto ciò che riguarda l'adozione di pratiche più sostenibili comporta un prezzo per gli agricoltori. “Per questo motivo -spiega Amanda Davies, responsabile della ricerca e sviluppo, degli acquisti e della sostenibilità della divisione Mars Snacking- stiamo collaborando con partner come Fonterra per contribuire a rimuovere questa barriera, fornendo denaro, strumenti e tecnologia per sostenere gli agricoltori nel realizzare cambiamenti significativi e a lungo termine”.

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EFA News - European Food Agency
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