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Mondelez, mani avanti sui prezzi del cioccolato

Aumenti stellari del cacao e la politica di Trump mettono sotto pressione il settore: attesi rincari del 50%

Amanti del cioccolatini attenti: i prezzi dei gioiellini di cacao potrebbero schizzare alle stelle. Lo ha detto, preannunciando i rincari, l'amministratore delegato di Mondelez Dirk Van de Put che prevede un aumento dei prezzi a scaffale del cioccolato fino al 50%. Van de Put ha dichiarato che i consumatori dovranno abituarsi a pagare di più per il cioccolato, dato che il cacao rimane ai massimi storici. 

Sebbene il capo di uno dei maggiori produttori di dolciumi e snack al mondo sia fiducioso che i prezzi del cacao alla fine scenderanno, Mondelez prevede ulteriori aumenti di prezzo fino al 50% per compensare l'inflazione dei costi di produzione. Tuttavia, poiché i consumatori continuano a dare priorità agli snack, nonostante il costo della vita sia aumentato, Van de Put prevede che i volumi di cioccolato di Mondelez supereranno la tempesta.

Il cacao è una delle molteplici sfide che i produttori alimentari devono affrontare e che il ceo di Mondelez ha discusso alla conferenza Cagny, ossia la riunione del Consumer analyst group of New York. Ma non c'è solo l'aumento del costo della materia prima a pesare: a zavorrare le prospettive del settore ci si è messa anche la campagna Make America Healthy Again (MAHA) introdotta dal presidente Trump, che potrebbe comportare aumenti di prezzo in tutto il portafoglio di Mondelez. Secondo van de Put a Mondelez potrebbe essere richiesto di “riformulare” i suoi prodotti, probabilmente per quanto riguarda ingredienti, coloranti e simili. “Pensiamo -dice il manager- di poter adattare le nostre ricette in modo relativamente semplice. È un lavoro che va fatto, ci saranno dei costi, ma credo anche che possiamo farcela”. 

Per quanto riguarda il cacao, invece, le prospettive sono nebulose. “Crediamo che il cacao nel tempo scenderà, non necessariamente al livello del 2021 -sostiene Van de Put-. Nel frattempo, stiamo procedendo a significativi aumenti di prezzo. I consumatori dovranno abituarsi a un cioccolato più costoso del 30%, 40%, 50% rispetto al passato, perché è quello che vedremo. Ma credo che i volumi reggeranno”.

Nel frattempo, i futures del cacao rimangono ben al di sopra dei livelli storici: i contratti per la consegna di marzo hanno chiuso il 18 febbraio all'Intercontinental Exchange (ICE) di Londra a 10.301 dollari per tonnellata metrica. Sebbene sia lontano dal massimo storico di 12.931 dollari raggiunto a dicembre, il prezzo resta comunque alle stelle: basti pensare che nel 2020 il cacao era scambiato intorno ai 2.200 dollari.

“Abbiamo una strategia chiara per gestire i costi di produzione record del cacao”, ha spiegato Van de Put all'evento Cagny, delineando una strategia per affrontare l'aumento dei prezzi della materia prima: la nuova "strategy" consiste nell'utilizzare il manuale di gestione della crescita dei ricavi (RGM) di Mondelez. “Abbiamo riconfigurato la maggior parte del nostro portafoglio di cioccolato con le dimensioni e i prezzi giusti per gestire non solo la pressione sui costi a breve termine, ma anche per continuare ad accelerare la crescita -ha dichiarato il ceo della multinazionale-. I prezzi sono un altro elemento, insieme al marketing 'potenziato', alla realizzazione di risparmi sui costi, compreso l'uso dell'intelligenza artificiale, e al miglioramento della resilienza e della stabilità della catena di approvvigionamento del cacao.

“Abbiamo intenzione -dice van de Put- di assicurarci una quantità maggiore di cacao di migliore qualità attraverso programmi di approvvigionamento diretto. Inoltre, il nostro programma di approvvigionamento sostenibile, Cocoa Life, continua a lavorare con gli agricoltori sul campo per migliorare le pratiche agronomiche e aumentare la resa dei raccolti. Stiamo anche collaborando con i fornitori per favorire la transizione verso un'agricoltura più su larga scala, migliorando al contempo le nostre pratiche e tecnologie di lavorazione per ottenere più cacao da una singola fava”. Il ceo ha aggiunto che circa il 91% dei volumi di cacao acquistati da Mondelez per i suoi marchi di cioccolato provengono da Cocoa Life, che ha l'obiettivo di “risollevare le persone e ripristinare i paesaggi in cui il cacao cresce”.

L'industria globale degli alimenti confezionati è alle prese con molteplici sfide, dal contesto dei consumatori, alle pressioni inflazionistiche e all'impatto dei prezzi sui volumi, all'aumento dei farmaci GLP-1 per la perdita di peso e ai potenziali dazi di Trump. “Dovremo affrontare le dimensioni di queste sfide -dice il ceo- e la maggior parte di esse si traduce in pressioni sui costi, che si tradurranno in un aumento dei prezzi, credo, e non è un momento facile per i prezzi. Mi aspetto che ci vorranno alcuni anni per superare questa situazione”.

Due settimane fa, il proprietario dei marchi di cioccolato Cadbury e Milka ha comunicato i risultati dell'esercizio finanziario 2024: mentre la crescita organica e quella registrata sono aumentate rispettivamente dell'1,2% e del 4,3%, a 36,4 miliardi di dollari, i volumi sono diminuiti di un punto percentuale. Mondelez ha ottenuto un pricing di 5,3 punti percentuali sui 12 mesi.

Fc - 48193

EFA News - European Food Agency
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