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Pesca e acquacoltura. UE approva regime danese per riduzione emissioni

Si prevede che fino a 50 aziende di trasformazione ittica implementeranno progetti sostenibili

La Commissione europea ha approvato, ai sensi delle norme UE sugli aiuti di Stato, un regime danese da 122 milioni di euro (910 milioni di corone danesi) per ridurre le emissioni di CO2 nel settore della pesca e dell'acquacoltura.

Il regime mira a supportare le grandi aziende danesi di trasformazione del pesce nella riduzione delle emissioni di CO2 derivanti dal loro consumo energetico, investendo in progetti come la conversione dai combustibili fossili all'elettricità, al teleriscaldamento rinnovabile o alla biomassa. Nell'ambito del regime, che durerà fino al 31 dicembre 2029, l'aiuto assumerà la forma di sovvenzioni dirette. L'importo dell'aiuto sarà calcolato in base alle tonnellate di CO2 evitate durante i primi dieci anni di attuazione di ciascun progetto, coprendo fino al 50% dei costi di investimento. La Danimarca prevede che fino a 50 aziende di trasformazione del pesce implementeranno progetti che riducano le loro emissioni di CO2 con il sostegno previsto dal regime.

La Commissione ha valutato il regime in base alle norme UE sugli aiuti di Stato, in particolare all'articolo 107(3)(c) del trattato sul funzionamento dell'UE, che consente agli Stati membri di sostenere lo sviluppo di determinate attività economiche a determinate condizioni, e agli orientamenti per gli aiuti di Stato nel settore della pesca e dell'acquacoltura. Inoltre, la Commissione ha ritenuto che il regime sia necessario e appropriato per incoraggiare gli investimenti pertinenti, oltre che proporzionato, in quanto è limitato al minimo necessario, e avrà un impatto limitato sulla concorrenza e sugli scambi tra gli Stati membri.

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EFA News - European Food Agency
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