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CLARA MOSCHINI

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Starbucks licenzia 1.100 dipendenti

Annuncio del ceo Brian Niccol: via il 7% di quelli che non lavorano nelle caffetterie

Mancano poche ore a quello che si potrebbe definire "il D-Day" del management di Starbucks, la multinazionale delle caffetterie fondata nel 1971 a Seattle. Il presidente e ceo Brian Niccol, infatti, ha stabilito alle 12 di oggi ora americana, ossia le 18 più o meno da noi, secondo il fuso di New York (le 21 secondo il fuso di Seattle) il momento in cui verranno ufficializzati i primi licenziamenti ai piani alti della società. In un comunicato diffuso ieri intitolato, quasi confidenzialmente, "messaggio di Brian: annuncio per i partner di supporto globale", Brian, ossia il ceo Brian Niccol ha condiviso la comunicazione di "1.100 licenziamenti partner della catena". 

"Informeremo i singoli soci il cui posto di lavoro sarà eliminato entro le ore 12 di martedì 25 febbraio". L'Elt, l'Executive leadership team, aggiunge la nota, "sta lavorando per informare e connettersi con i leader vp+ interessati nelle rispettive organizzazioni". Le decisioni specifiche vengono comunicate ai "partner di assistenza non retail". Questo, dice la nota, "non influisce sui nostri team nei punti vendita o sugli investimenti che stiamo facendo per gli orari dei negozi". 

"A gennaio -prosegue la nota del ceo- ho comunicato che stavamo valutando il ruolo, la struttura e le dimensioni dei nostri team di assistenza globale per aiutarci a realizzare il nostro piano 'Back to Starbucks' e a posizionare l'azienda per il successo futuro. Il team di leadership ha terminato questo lavoro e questa settimana comunicheremo i cambiamenti che stiamo apportando". 

"Tra questi -prosegue il messaggio- c'è la difficile decisione di eliminare 1.100 ruoli di partner di supporto e altre centinaia di posizioni aperte e non coperte. Stiamo semplificando la nostra struttura, eliminando strati e duplicazioni e creando team più piccoli e agili. Il nostro intento è quello di operare in modo più efficiente, aumentare la responsabilità, ridurre la complessità e favorire una migliore integrazione. Il tutto con l'obiettivo di essere più focalizzati e in grado di ottenere un maggiore impatto sulle nostre priorità". 

"Riconosco che la notizia è difficile -sottolinea Niccol-. Non è una decisione che il team di leadership ha preso alla leggera. Comprendiamo l'effetto reale che questo ha sulla vita dei soci e delle loro famiglie. Crediamo che si tratti di un cambiamento necessario per posizionare Starbucks per il successo futuro e per garantire i nostri partner del grembiule verde e i clienti che servono. Ci impegniamo a condividere la notizia con i partner interessati in modo ponderato e con il rispetto che meritano. Faremo, inoltre, tutto il possibile per sostenere chi se ne va. Ciò include la fornitura di un pacchetto completo di indennità di licenziamento per sostenerli. A breve forniremo ulteriori informazioni sulla tempistica di questa settimana e su come ci stiamo occupando dei partner".

"Tutte le altre modifiche ai ruoli dei partner, comprese le responsabilità e le strutture di reporting -prosegue la nota-, saranno condivise direttamente con i partner interessati entro la fine della settimana. La nostra nuova struttura è costruita per concentrarsi sul lavoro prioritario ed è orientata a sostenere l'esperienza che creiamo nelle nostre caffetterie. Semplificheremo ciò che facciamo e il modo in cui lavoriamo per rendere più facile l'avanzamento dell'attività. Continueremo ad assumere per le posizioni prioritarie che si adattano alla nostra nuova struttura di supporto e che aggiungono le capacità e le competenze di cui abbiamo bisogno".

Il prossimo passo 

Ieri, 24 febbraio, spiega la nota, Sara Kelly, executive vice president e chief partners officer di Starbucks, ha spiegato meglio "l'approccio a questo processo" e "l'impegno per l'assistenza ai partner, tra cui la retribuzione e la liquidazione, l'assistenza sanitaria e i servizi di transizione professionale che saranno forniti ai partner che lasciano l'azienda". 

"Informeremo -prosegue il documento- quando i leader avranno completato le notifiche ai partner il cui ruolo è stato eliminato. Programmeremo un momento per riunirci come azienda e per funzione, per condividere ulteriori dettagli sul ruolo, la struttura e le dimensioni dei nostri team di supporto globale e su come andare avanti, insieme. Nuove aspettative della leadership. Con questi cambiamenti, stiamo anche adottando misure intenzionali e a breve termine per riunire i nostri team di leadership in Nord America".

"In futuro -dice ancora Niccol nella nota-, i leader vp+ in Nord America dovranno essere presenti con i loro team nei nostri uffici di Seattle (Stati Uniti) e Toronto (Canada) almeno tre giorni alla settimana. Manterremo una serie designata di ruoli 'sul mercato' per supportare direttamente i nostri partner del grembiule verde e le operazioni delle caffetterie in aree geografiche specifiche. Maggiori informazioni saranno fornite direttamente ai leader per quanto riguarda le aspettative in ufficio. Questo non cambia le politiche di lavoro ibrido o le aspettative di presenza in ufficio per gli altri partner". 

"In generale -specifica Niccol nel documento- i partner che oggi lavorano in remoto nei ruoli di direttore e inferiori manterranno il loro status di remoto. Le assunzioni per i ruoli futuri richiederanno che i partner abbiano sede a Seattle o a Toronto, ad eccezione delle posizioni remote designate dalle aziende. Nei mercati al di fuori degli Stati Uniti e del Canada, i leader locali comunicheranno le aspettative specifiche per ogni mercato".

"So -conclude il presidente e ceo- che questo processo è impegnativo e riconosco l'impatto che avrà sui partner i cui ruoli verranno eliminati. Starbucks è ciò che è oggi grazie al contributo di partner incredibili, come voi. A nome del gruppo dirigente, vi ringrazio. Apprezziamo tutto ciò che avete fatto per la nostra azienda, i nostri partner e i nostri clienti, e faremo tutto il possibile per sostenervi".



Fc - 48354

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