Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha confermato che i dazi del 25% sulle merci provenienti da Canada e Messico entreranno in vigore come previsto il prossimo 4 marzo, cioè allo scadere dei trenta giorni di sospensione negoziati all’inizio di febbraio con i due paesi. Ha anche aggiunto di voler raddoppiare quelli sulle merci cinesi, sulle quali dallo scorso 4 febbraio sono già in vigore dazi del 10%. 

Cina, Canada e Messico sono i principali partner commerciali degli Stati Uniti, ed è quindi possibile che i dazi avranno l’effetto di un aumento generale dei prezzi per i consumatori statunitensi. Giovedì scorso 27 febbraio Trump ha ribadito che la misura resterà in vigore fin quando non sarà interrotto il flusso di droghe illegali negli Stati Uniti, soprattutto il fentanyl, un potente oppiaceo che ogni anno uccide decine di migliaia di persone e il cui traffico internazionale passa in vari modi anche per i tre paesi. Più o meno contemporaneamente alle dichiarazioni di Trump però il Canada ha detto di aver rafforzato i controlli alla frontiera in modo tale da soddisfare le richieste degli Stati Uniti.

Mercoledì, scorso 26 febbraio, in occasione della prima riunione della sua amministrazione, Trump a un giornalista che gli chiedeva quando sarebbero entrati in vigore i dazi aveva confermato che il provvedimento sarebbe scattato "il 2 aprile" , dando modo di pensare che era stata prevista una nuova sospensione. I suoi collaboratori hanno poi chiarito che, con quella data, Trump si riferiva ad altri dazi, che verranno imposti ai paesi che a loro volta hanno imposto o che imporranno in futuro dazi su merci importate dagli Stati Uniti. 

Tra questi paesi ci sarebbe anche l'Ue, a cui il presidente Usa ha "giurato vendetta" per alcuni non ben precisati "maltrattamenti" che l'America avrebbe subito, commercialmente parlando, s'intende. Trump ha descritto le eccedenze commerciali con l'Unione Europea come “un'atrocità”, con il blocco che, dice, ci ha “trattato in modo così terribile”. Per questo ha deciso, nei giorni scorsi, di imporre dazi all'Unione al 25% (leggi notizia EFA News).