Dazi Usa/4. La tequila soffre già
Il gigante Jose Cuervo ha fatto i conti: rischia 80 mln di dollari
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Il proprietario di Jose Cuervo, il più grande produttore di tequila al mondo (distribuito in Italia dal Gruppo Montenegro), rischia di vedersi assestare un "colpo" da 80 milioni di dollari a causa dei dazi di Trump. Potrebbe essere questo, infatti, l'impatto delle tariffe al 25% imposte dal presidente Donald Trump su tutte le merci importate negli Stati Uniti da Messico e Canada, secondo quanto evidenziato da Jose Cuervo.
Rodrigo de la Maza, direttore finanziario del brand distribuito negli Stati Uniti dall'americana Proximo Spirits, ha dichiarato che l'azienda ha comunque preso provvedimenti preventivi e “ha aumentato in modo proattivo le scorte negli Stati Uniti”. La flessione del mercato statunitense della tequila ha colpito Becle Sab de Cv, la casa madre di Proximo Spirit ma soprattutto azienda di fama mondiale nel settore degli alcolici, il più grande produttore di tequila al mondo che ha sviluppato internamente il brand Jose Cuervo: Becle ha registrato un calo del 21% degli utili netti "a causa della diminuzione della domanda nel principale mercato mondiale della tequila".
Escludendo l'impatto della probabile sanzione tariffaria del presidente Trump, de la Maza ritiene che quest'anno Becle sosterrà spese in conto capitale tra 110 e 130 milioni di dollari e prevede che le vendite nette cresceranno “a una cifra media”. Il manager ha, inoltre, dichiarato che Becle si aspetta che i margini lordi possano "migliorare" mentre “navighiamo attraverso le incertezze”. I deboli risultati e la rivelazione del potenziale impatto dei dazi di Trump hanno fatto crollare il titolo, la scorsa settimana, del 10,5% bruciando 4 miliardi di pesos messicano, pari a circa 188 milioni di Euro, dal valore delle azioni di Becle.
EFA News - European Food Agency