Mentre in gran parte dell'agroalimentare italiano serpeggia la preoccupazione per i nuovi dazi Usa, una voce fuori dal coro arriva da Francesco Lollobrigida. A margine del suo intervento all'inaugurazione di SolExpo 2025 a Veronafiere (leggi notizia EFA News), il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha sostenuto che il settore dell'olivicoltura e dell'olio d'oliva dovrebbe ricevere minori contraccolpi dalle entranti misure protezionistiche.

"Sui dazi preannunciati dal presidente Trump la paura in certi settori è zero", ha affermato Lollobrigida. Nel caso dell'olio extravergine d'oliva, chi vuole questo prodotto "deve comprarlo, al limite lo pagheranno di più e questo porterà inflazione negli Stati Uniti".

"Io non sono preoccupato particolarmente per i prodotti 'premium' italiani rispetto ai dazi, che ovviamente non ci fanno piacere, ma più dalle scelte che si fanno di criminalizzazione di certi prodotti", ha aggiunto il ministro.

Lollobrigida ha quindi fatto accenno allo scenario generale europeo del mercato dell'olio evo in Europa, delineata dal commissario UE all'Agricoltura Christophe Hansen, in occasione del consiglio dei ministri UE. Un quadro che, dichiara Lollobrigida, determina "grande soddisfazione" per l'Italia. 

“Una situazione non rosea per il settore in Europa perché tutte le nazioni europee hanno avuto un calo di produzione e un calo di valore, tranne l’Italia dove invece c’è un aumento della produzione e del valore", ha detto Lollobrigida. "Di questo il primo merito è degli imprenditori agricoli evidentemente, ma permettetemi anche di dire di un’azione forte delle istituzioni del governo per sostenere questo settore. Delineandolo come una centralità nel sistema agricolo in particolare, perché il valore dell’olio può essere simile a quello del vino”.