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Fiocchetto Lilla, la Liguria contro la malnutrizione

Nella Giornata contro i disturbi alimentari la Regione presenta iniziative e percorsi di cura

Il 15 marzo è il giorno del “Fiocchetto Lilla”, dedicato ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, caratterizzate da un disfunzionale comportamento alimentare, un'eccessiva preoccupazione per il peso con alterata percezione dell’immagine corporea. I casi sono in aumento a livello globale e anche la Liguria si è attivata per aggiornare i percorsi di cura e incrementare i servizi per i pazienti affetti da questi disturbi. In Liguria, sono circa 1.800 i pazienti affetti da disturbi alimentari che hanno un certificato di esenzione, con codice 005 “Anoressia nervosa o bulimia”. 

A Genova, per sensibilizzare la popolazione sui disturbi del comportamento alimentare, sabato 15 marzo si svolgerà l’evento “Camminiamo insieme”: nel corso dell’iniziativa avverrà la presentazione dei servizi del Centro Disturbi Alimentari Asl3 a cura della dottoressa Barbara Masini, responsabile S.S.D. Centro disturbi del comportamento alimentare Asl3. Inoltre, sempre nella giornata dei disturbi alimentari il 15 marzo, il Comune di Genova con Aster illuminerà del colore lilla la fontana di Piazza De Ferrari. Tra le iniziative prese dalla Regione, c'' anche l'organizzazione di un webinar orientamenti "progettiamocilfuturo.it", con lo psichiatra Fabrizio Cerro.

“Già oggi -spiega Massimo Nicolò assessore alla sanità di Regione Liguria- è garantita la presa in carico in tutte le ASL, mentre a Pietra Ligure (SV) è presente il centro di riferimento regionale, stiamo lavorando per implementare tutte le attività e i percorsi di presa in carico. Quelle legate ai disturbi alimentari sono patologie a cui dobbiamo mostrare sempre più attenzione. C’è, infatti, ancora un grave problema di ‘stigma’ associato ai disturbi alimentari ed è necessario impegnarsi per combatterlo attraverso progetti e iniziative di formazione e informazione rivolte alla cittadinanza, creando ambienti di vita sani in favore dei giovani degli adolescenti”.

“È fondamentale -spiega l'esperto- anche il coinvolgimento delle scuole, delle società e delle associazioni sportive per intercettare i casi di disturbi alimentari: tra le attività recentemente messe in campo dalla Liguria c’è l’offerta formativa scolastica con un modulo specifico sui disturbi alimentari destinato agli insegnanti delle scuole secondarie di 1° e 2° grado, in attuazione al Piano regionale di prevenzione. All’interno dei progetti di orientamenti abbiamo inoltre previsto un webinar, programmato per questo 13 marzo, dedicato proprio al tema dei disturbi alimentari”.

“La Direzione Sociosanitaria -aggiunge Filippo Ansaldi direttore generale di Alisa- ha lavorato per la definizione del nuovo ‘Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale’ dei ‘Disturbi della nutrizione e dell'alimentazione’. Il documento sta per essere approvato proprio in questi giorni: elaborato dal gruppo tecnico regionale e coordinato da Alisa, definisce tra l’altro le attività della rete regionale dei servizi territoriali ed ospedalieri. Si tratta di un documento basato su trattamenti Evidence-Based ha consentito di effettuare una ricognizione del fabbisogno in termini di ambulatorialità, residenzialità e semi residenzialità ospedaliera ed extra ospedaliera in tutta la Liguria”.

Il ricovero ospedaliero riabilitativo è garantito dal Cda-Centro per i disturbi dell’alimentazione presso l’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Questa struttura è il centro di riferimento regionale dedicato alla diagnosi e alla riabilitazione dei disturbi dell’alimentazione. In tutte le Asl è presente un ambulatorio specialistico per la presa in carico dei pazienti con disturbi alimentari, i Day hospital riabilitativi sono attualmente presenti in Asl 2, Asl 4, Asl 5 e presso l’Ircss San Martino. 

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