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Turismo del vino /2. Il 43% aziende è bio, il 38% è sostenibile

Soltanto il 20% delle cantine dichiara di utilizzare strumenti di intelligenza artificiale

Dall’indagine presentata oggi al Senato dal Movimento del Turismo del Vino (leggi notizia EFA News), emerge, che il paesaggio è una delle principali attrattive sia per le iniziative proposte (il 33% delle cantine organizza pic-nic in vigna, il 30% passeggiate in vigna), ma anche a livello ambientale (il 43% delle aziende è Bio, il 38% rispetta gli standard di agricoltura sostenibile); da notare come queste percentuali siano nettamente superiori a quelle sull’intera Superficie Agricola Italiana (Sau) dove il biologico si attesta al 19,8% (fonte Fondazione Metes). Da ricordare inoltre come il 26% delle cantine intervistate metta a disposizione stazioni di ricarica per auto elettriche. L’accusa di “venire a noia” rivolta da alcuni specialisti alle cantine turistiche troppo incentrate sull’offerta di esperienze tutte simili, trova una risposta nella diversificazione delle offerte.

Dalla ricerca si evince infatti, che l’offerta delle cantine Mtv si caratterizza per una notevole varietà di esperienze, il 65% delle aziende si concentra su un numero limitato di esperienze (fino a quattro), mentre il restante 35% diversifica maggiormente, offrendo da cinque a diciotto attività differenti. da quelle più tradizionali a iniziative più esclusive. L’87% delle cantine offre prodotti tipici del territorio durante la degustazione, il 25% organizza cene con il produttore e il 20% corsi di cucina. Grande attenzione anche per le famiglie infatti, il 38% del campione, organizza esperienze formative tra queste parte dedicate ai i più piccoli, anche con aree gioco attrezzate e organizzazione di visite nelle fattorie didattiche. Molto ampia anche la forbice dei costi delle wine experience che partono dai 15 euro per arrivare a punte di 150 con una media di 25 euro. Inoltre la ricerca evidenzia come sia maggiormente efficace l’accoglienza turistica nei week end con oltre metà delle cantine ormai aperte anche la domenica; l’85% visitabili tutto l’anno.

Ben il 68% accetta i visitatori anche senza appuntamento. Un’offerta alquanto articolata che rispecchia appieno la differente natura delle aziende Mtv, in termini di risorse disponibili a livello culturale e paesaggistico, in secondo luogo, la grande attenzione alla stagionalità nell’offrire attività ad hoc per ogni periodo dell’anno, nonché l’apertura a diversi target. Infatti, i visitatori delle cantine Mtv non sono solo wine lover ma anche amanti della natura, sportivi e famiglie. Un’attenzione testimoniata anche dalla recente partnership tra Mtv e Agricamper Italia, nata per soddisfare le esigenze dei turisti open air e, al tempo stesso, per incentivare lo sviluppo dei territori rurali, ponendosi come un forte impulso per un turismo sempre più sostenibile. Infine, il tema della digitalizzazione: per quanto concerne i canali di comunicazione, il sito web risulta essere uno strumento indispensabile, sebbene non sia ancora impiegato al meglio in termini di visibilità e fidelizzazione (il 42% delle cantine registra meno di 1000 visite al mese e il 15% non monitora con regolarità il numero di accessi).

Situazione analoga per la mailing list dove il 42% delle cantine invia comunicazioni mensili mentre il 33% almeno tre volte l’anno. Dallo studio è evidente che l’elemento chiave della strategia di promozione sono i social media: Facebook resta il social più diffuso (97%) insieme a Instagram (96%). Ruolo più marginale quello di Linkedin (37%) probabilmente perché percepito come un canale più orientato al B2B e quello di Tik Tok, (solo il 7% almeno per il momento). I dati evidenziano una notevole presenza online da parte delle cantine, tuttavia, nella maggior parte dei casi, ciò non corrisponde a un concreto aumento dei visitatori. Il passo per aumentare i contatti e trasformarli in vendita diretta passa per la creazione di wine club, l’utilizzo del Crm (Customer Relationship Management presente solo nel 21% delle aziende) e, non meno importante, un uso corretto e consapevole dell’intelligenza artificiale.

Attualmente, solo il 20% delle aziende dichiara di utilizzare strumenti AI, di queste, oltre il 70% li impiega nella comunicazione digitale, il 63% in attività di marketing, il 35% nella gestione delle prenotazioni mentre solo l’8% nei processi produttivi. E’ interessante notare quanto l’AI sia percepita come uno strumento competitivo tanto in termini di personificazione e quindi miglioramento dell’esperienza, quanto in termini di potenziamento della sostenibilità operativa. L’adozione ancora limitata da parte dei produttori potrebbe essere attribuita alla percezione elevata dei costi di implementazione ma anche alla natura prettamente tradizionale di molte cantine. Ostacoli che rappresentano quindi una delle principali sfide per la crescita delle cantine Mtv e il conseguente sviluppo del settore.

2/Continua

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EFA News - European Food Agency
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