Logistica, i tir verso il fermo nazionale
Fumata nera dopo l'incontro al Mit. Trasportounito: costretti alla protesta

Fermo nazionale dell’autotrasporto. Dopo l’ennesimo incontro "sterile" al ministero dei Trasporti, Trasportounito ha deciso di proporre alla categoria, in occasione dell’assemblea convocata per il 16 marzo prossimo ad Anagni (FR), la misura estrema di un fermo nazionale dei servizi di autotrasporto merci a partire dalla giornata del 31 marzo.
“Di fronte alla totale assenza di qualsivoglia risposta da parte del ministero alle gravissime problematiche che rischiano di far collassare gran parte delle aziende italiane di autotrasporto -spiega Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito- ci troviamo costretti a malincuore a ricorrere alla protesta che lo stesso autotrasporto ha sempre utilizzato con grande prudenza”.
“Abbiamo consegnato al ministero -prosegue Longo- le proposte di base indispensabili e non più rinviabili per regolare il mercato dell’autotrasporto oltre alle ulteriori proposte per affrontare le emergenze dei conducenti professionali, ma come già accade da mesi le risposte sono state, eufemisticamente, evanescenti e prive di qualsiasi contenuto. Il fermo servirà a far comprendere alcune realtà di base che speravamo fossero diventate di patrimonio condiviso della politica: come quell’80% delle merci che si muovono nel Paese e che riescono a muoversi solo ed esclusivamente perché esiste l’autotrasporto”.
D'alteronde anche Assotir ha espresso giudizio negativo sull'avvio "piuttosto deludente" per la vertenza Autotrasporto-Governo. Il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, secondo l'associazione, ha presentato due proposte che tuttavia "non sembrano convincenti". Almeno questo è questo il giudizio che esprime l'organizzazione dopo l’incontro al Mit tra i responsabili del ministero e le Associazioni dell’Autotrasporto.
"I responsabili del Mit -spiega il segretario generale di Assotir, Claudio Donati- hanno aperto il Tavolo con un’elencazione molto ampia delle varie questioni che attendono soluzione. Dopo di che, hanno presentato due provvedimenti relativi all’introduzione di norme che consentano ai trasportatori di far rispettare i loro diritti in materia di tempi di pagamento e di riconoscimento degli oneri per le soste eccessive al carico e allo scarico delle merci".
"Per quanto ci riguarda -prosegue Donati- abbiamo ribadito che le proposte presentate non ci convincono visto che non incidono sulle dinamiche che impediscono di applicare la legge. Il problema sta nel fatto che deve essere il trasportatore a doversi attivare, tramite denuncia, per l’applicazione della legge. E, come sappiamo, è quasi impossibile che questo avvenga, data la condizione di soggezione del trasportatore, come emerge dall’esperienza quotidiana, che ci dice che praticamente non esistono cause promosse dai trasportatori, a causa della condizione di ricatto in cui si trovano nel rapporto con i loro clienti".
"Qualsiasi bilancio è prematuro, vista la complessità dei temi sul tappeto. Tuttavia, l’avvio è risultato piuttosto deludente -conclude Donati-. Attendiamo il prossimo incontro, che dovrebbe tenersi entro dieci giorni, con l’auspicio che l’insoddisfazione, abbastanza generalizzata, trovi un’adeguata risposta".
EFA News - European Food Agency