I dazi Usa all'Ue potrebbero essere solo l'inizio
Anche se, per Nomura, avranno un effetto macroeconomico sull'Europa "probabilmente modesto"

I dazi statunitensi all'Ue sono solo una mossa iniziale. Lo sostiene l'ultimo report di Nomura, pubblicato ieri mercoledì 12 marzo, secondo cui i dazi statunitensi sull'acciaio e sull'alluminio entrati in vigore, e la risposta della Commissione europea che ha annunciato i suoi piani di ritorsione in misura analoga (anche se su una gamma diversa di importazioni dagli Stati Uniti) avranno un effetto macroeconomico aggregato sull'Europa "probabilmente modesto". L'Europa, sostiene Nomura, "è ora saldamente nel mirino di Trump, soprattutto perché è responsabile del maggior numero di importazioni negli Stati Uniti rispetto a qualsiasi altro blocco".
"Le nostre previsioni macro europee -prosegue il report- si basano sull'ipotesi che gli Stati Uniti applichino dazi del 10% contro l'Europa e che l'Ue risponda in modo analogo". L'effetto maggiore, dicono gli esperti, "dovrebbe derivare da ciò che accadrà in futuro. Ci sono tariffe potenziali più importanti e preoccupanti da considerare". Esattamente quello che sta succedendo adesso,. con Trump che ha minacciato dazi al 200% sugli alcolici in arrivo dall'Ue (leggi notizia EFA News).
Stando, comunque, alle tariffe annunciate finora da Trump esse, secondo Nomura, "sono, dopo tutto, probabilmente solo una mossa iniziale". Il presidente Usa "è a meno di due mesi dalla sua seconda presidenza e l'Europa è ora saldamente nel suo mirino, probabilmente ancora più saldamente dopo la risposta europea di oggi. In effetti, l'Ur esporta ogni anno oltre 500 miliardi di euro di beni negli Stati Uniti, il più grande di qualsiasi blocco (e maggiore di Canada, Messico o Cina), mentre il deficit commerciale degli Stati Uniti con l'Ue è aumentato negli ultimi anni".
È probabile, dicono da Nomura, "che Trump annunci ulteriori dazi il 2 aprile, prima ancora che la ritorsione dell'Europa su acciaio e alluminio possa entrare in vigore. Inoltre, gli effetti negativi sulla crescita globale ed europea potrebbero verificarsi anche prima dell'implementazione di tariffe importanti, a causa dell'aumento della politica commerciale e dell'incertezza geopolitica che la presidenza Trump sta generando".
"Le ipotesi alla base delle nostre previsioni economiche -sottolinea il report-, sono che gli Stati Uniti applicheranno dazi del 10% sulle esportazioni dell'Ue negli Usa e che l'UE farà una rappresaglia. L'impatto di queste politiche sull'inflazione nell'Ue sarà probabilmente inferiore a quello degli Stati Uniti, poiché mentre gli Usa impongono dazi su più paesi, l'Ue impone dazi sulle importazioni di un solo paese, anche se importante".
"Mentre a livello di settore/prodotto queste tariffe e controtariffe avranno un impatto evidente, l'impatto sull'intera economia dell'Ue dovrebbe essere piccolo", sottolinea Nomura. Questo perché, stando ai calcoli della Commissione Ue, i dazi aggiuntivi degli Stati Uniti sulle esportazioni di alluminio e acciaio dell'Ue negli Stati Uniti “comporteranno per gli importatori statunitensi il pagamento di tariffe d'importazione aggiuntive fino a 6 miliardi di Euro”.
Ebbene, calcola Nomura: 6 miliardi di Euro di costi aggiuntivi per le importazioni rispetto al totale delle importazioni di merci statunitensi nell'Ue pari a 375 miliardi di dollari nel 2023 "sono un dato significativo, pari a circa l'1,7%". Ma 6 miliardi di Euro rispetto al totale delle importazioni di merci extra-Ue nell'Ue, pari a 2,4 miliardi di dollari nel 2024 "sono pochi, circa lo 0,25%". E 6 miliardi di Euro rispetto al pil nominale totale dell'Ue che è di 18 miliardi di Euro nel 2024, "sono ovviamente molto piccoli (circa lo 0,03%)".
EFA News - European Food Agency