Trump accelera la lavorazione della carne
Il ministero dell'Agricoltura taglia la burocrazia "obsoleta" per produttori di pollo e suini

Gli Stati Uniti spingono per una lavorazione più rapida della carne. È l'ultima "trovata" del presidente Donald Trump che, in base alla nuova politica di tagli alla burocrazia, impone al Fsis, il Servizio di ispezione e sicurezza alimentare di accelerare la lavorazione della carne suina e del pollame eliminando i requisiti amministrativi “obsoleti”. Queste norme giudicate obsolete dall'amministrazione Trump (che ha parlato per bocca del Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti) sarebbero responsabili di avere rallentato la produzione e comportato costi inutili per i produttori.
"Il Segretario all'Agricoltura Brooke Rollins -riporta il comunicato ufficiale dell'USDA- ha annunciato nuove azioni volte a ridurre gli oneri per l'industria suinicola e avicola statunitense, consentendo una maggiore efficienza pur mantenendo gli standard di sicurezza alimentare. La direttiva incarica il Food Safety and Inspection Service (FSIS) di eliminare i requisiti amministrativi obsoleti che hanno rallentato la produzione e aggiunto costi inutili ai produttori americani".
In sostanza, come riporta il comunicato dell'USDA, "in base alla nuova politica, l'Fsis estenderà le deroghe che permetteranno agli impianti di carne suina e di pollame di mantenere velocità di linea più elevate, garantendo che possano soddisfare la domanda senza eccessive interferenze governative. L'iter normativo per formalizzare questi aumenti di velocità inizierà immediatamente". Il dipartimento dell'Agricoltura si è espresso in questi termini con una direttiva, annunciata dal Segretario all'Agricoltura degli Stati Uniti Brooke Rollins, nella quale si sottolinea che l'obiettivo della nuova decisione è quello di “ridurre gli oneri” sui settori della carne suina e del pollame, sostenendo una “maggiore efficienza” con standard di sicurezza in vigore.
“L'America -ha dichiarato Rollins- è leader mondiale nella produzione di carne di maiale e pollame e siamo impegnati a garantire che i nostri produttori rimangano competitivi su scala globale senza essere frenati da una burocrazia inutile. Sotto la guida del presidente Trump, stiamo riducendo la burocrazia inutile, dando alle aziende la possibilità di operare in modo più efficiente e rafforzando l'agricoltura americana. Il tutto rispettando i più alti standard di sicurezza alimentare”.
Il comunicato dell'Usda prevede un pronunciamento formale su questa politica, aggiungendo che le riforme “rafforzeranno la produzione alimentare statunitense, ridurranno i costi per i produttori e sosterranno una catena di approvvigionamento più resistente”.
L'Nppc, il National pork producers council, l'associazione di categoria dei produttori di carne di maiale ha accolto con favore il piano dell'USDA di rendere permanente il nuovo sistema di ispezione suina (NSIS) e il programma di aumento della velocità delle linee. Il presidente dell'Nppc, Duane Stateler, ha dichiarato che l'azione fornirà “sicurezza finanziaria e maggiore stabilità ai produttori di carne suina. Senza questo programma, alcuni produttori di carne suina avrebbero potuto subire una perdita aggiuntiva di quasi 10 dollari a capo”.
Nel novembre 2021, l'Fsis aveva approvato l'aumento della velocità delle linee in sei stabilimenti di confezionamento di carne suina, nell'ambito di un programma volto a valutare il potenziale impatto sulla sicurezza dei lavoratori.
Le prove sono state prorogate nel dicembre 2023 per altri 90 giorni e di nuovo nel febbraio 2024, fino al 15 gennaio 2025. A gennaio scorso, l'Fsis ha reso noti i risultati dello studio condotto sui sei stabilimenti, concludendo che l'aumento della velocità delle linee non era il fattore principale del rischio di disturbi muscoloscheletrici dei lavoratori (DMS). L'annuncio dell'USDA citava la ricerca secondo cui non c'è un legame diretto tra la velocità delle linee e gli infortuni sul lavoro: già in quell'occasione l'Fsis aveva annunciato che non avrebbe richiesto più agli stabilimenti di presentare dati sulla sicurezza dei lavoratori.
Non a caso, a questo riguardo, il comunicato di ieri dell'USDA riporta: "il Fsis non richiederà più agli impianti di presentare dati ridondanti sulla sicurezza dei lavoratori, in quanto ricerche approfondite hanno confermato che non esiste un legame diretto tra la velocità di lavorazione e gli infortuni sul lavoro. Queste riforme rafforzeranno la produzione alimentare statunitense, ridurranno i costi per i produttori e sosterranno una catena di approvvigionamento più resistente".
Eppure, nonostante le rassicurazioni governative, le preoccupazioni per la sicurezza dei lavoratori nel settore rimangono. I dati riportati dal Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti nell'ottobre 2024 hanno mostrato che i lavoratori del settore della carne e del pollame subiscono infortuni gravi a un tasso doppio rispetto ad altri settori. Secondo il Bureau of Labor Statistics, nel 2022 il settore della macellazione e della lavorazione degli animali ha registrato un numero di casi di malattie professionali sei volte superiore alla media di tutte le industrie.
EFA News - European Food Agency