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Emilia-Romagna: cultura del cibo territoriale nelle mense scolastiche

Bio-distretto Appennino Bolognese promuove cibo sostenibile nei contesti didattici

“È importante fare sistema per tracciare insieme la strada verso un’alimentazione più consapevole e sostenibile nelle scuole”. Queste le parole dell’assessore al Welfare della Regione Emilia-Romagna Isabella Conti, intervenuta al convegno “Coltiviamo il futuro: cibo, scuola, comunità, sostenibilità”, organizzato dal Bio-distretto Appennino Bolognese.
L’iniziativa, come ha ricordato l’assessore, “pone al centro le sfide, sempre più complesse e interconnesse, che oggi dobbiamo affrontare: il disagio giovanile evidenzia numeri preoccupanti in termini di solitudine, alienazione e isolamento, mentre si aggravano le condizioni di precarietà economica, che in primo luogo impattano sulla qualità alimentare delle famiglie; soffre anche il comparto agricolo locale, soggetto a rischio di reale residualità, pur restando un patrimonio di inestimabile valore”.

Con competenze altamente professionali e prodotti di qualità, infatti, il settore agrocolturale del territorio rappresenta un potenziale ancora da valorizzare, una risorsa strategica con cui è possibile costruire nuovi percorsi educativi e di partecipazione in un’ottica di economia circolare e sviluppo sostenibile.

Di qui la scelta del Bio-distretto Appennino Bolognese di promuovere un progetto virtuoso per portare nelle mense scolastiche i cibi del territorio, con gli obiettivi di avvicinare i giovani alla produzione biologica e locale, creare opportunità concrete per gli agricoltori, gli allevatori e gli artigiani del territorio, oltre ad assicurare la sostenibilità economica del servizio.

Con un cambio di prospettiva, le mense scolastiche possono diventare elemento di conoscenza promozione e sostegno della produzione agricola e artigianale dei nostri territori, e non solo. “Le mense scolastiche diventano presidio di salute e anche di educazione alimentare”, conclude Conti.

L’idea vede già riuniti i Comuni di Bologna, Marzabotto e San Lazzaro di Savena insieme al Bio-distretto Appennino Bolognese, per sviluppare un servizio di mensa scolastica che utilizzi i prodotti locali e del biologico: “La mensa scolastica di oggi deve essere più di un semplice luogo di consumo", afferma Lucio Cavazzoni, presidente del Bio-distretto Appennino Bolognese, "deve diventare uno spazio in cui i giovani scoprono il valore della comunità e del territorio; allo stesso tempo, può essere uno sbocco importantissimo per far crescere le realtà locali e del biologico”.

Ne è convinto anche Luca Vignoli, sindaco del Comune di Marzabotto, che insieme al Bio-distretto sta mettendo a punto il sistema per garantire l’approvvigionamento dei prodotti e del servizio mensa sotto ogni aspetto: “Si partirà da noi, in via sperimentale", afferma il primo cittadino di Marzabotto. "Siamo una realtà più piccola rispetto a Bologna e le nostre scuole hanno dimensioni che rientrano assolutamente negli standard di produzione degli agricoltori riuniti nel Bio-distretto. E direi che, in un'ottica di programmazione, riusciremo a far sì che i produttori locali diventino i più grandi clienti delle mense”.

Per Daniele Ara, assessore alla Scuola e Agricoltura del Comune di Bologna, è molto importante innescare una filiera che faccia da traino e sia coerente con le politiche del cibo: “Servono volumi di produzione capaci di soddisfare le esigenze di quantità, qualità e varietà dell’approvvigionamento alimentare e oggi questa possibilità esiste: ci sono già aziende biologiche strutturate che potrebbero avviare attività di orticoltura, ampliando l’offerta locale; in questo ritengo che un’alleanza tra pianura e montagna sia fondamentale”.

Per l'ex vicesindaco di Bologna, esperta in welfare e istruzione, e ora Sindaca del Comune di San Lazzaro di Savena Marilena Pillati, "serve puntare su un’informazione attenta che coinvolga bambini, genitori e personale scolastico”.

Prezioso in questo senso è stato il contributo di Claudia Paltrinieri, Fondatrice, Presidente e responsabile editoriale di Foodinsider, l’associazione che monitora lo stato della ristorazione scolastica, promuove abitudini alimentari sane e sostenibili e diffonde conoscenza e consapevolezza sui temi ambientali e sociali: “Siamo gli unici a monitorare la qualità delle mense scolastiche da oltre 10 anni, stilando una classifica nazionale con l’obiettivo di aiutare i Comuni ad avviare un progressivo processo di miglioramento. Di volta in volta osserviamo che quando vengono applicati i nuovi Cam per il servizio di ristorazione collettiva e fornitura di derrate alimentari, il menu della mensa fa un salto di qualità: questo però significa introdurre alimenti biologici, locali e menu basati sulla biodiversità e su un’alimentazione più sana e bilanciata”.

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EFA News - European Food Agency
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