Dazi/6. Codacons, rischio 4,2 miliardi di aumenti
In arrivo la "stangata" sulle famiglie italiane: colpiti soprattutto gli alimentari

I dazi imposti dal presidente Usa Donald Trump verso i prodotti Ue potrebbero determinare un incremento dei prezzi al dettaglio in Italia che si potrebbe a sua volta tradurre in una "stangata" fino a 4,2 miliardi di Euro sulla spesa delle famiglie. Lo sostiene il Codacons, che ha elaborato oggi alcune proiezioni sui possibili effetti delle misure introdotte da Trump.
Secondo il Codacons, le minori esportazioni delle impese italiane ed europee verso l'America, se non bilanciate da un incremento dell'export verso Paesi terzi, determinerebbero una riduzione dei profitti per miliardi di Euro: la cosa costringerebbe i produttori ad aumentare i prezzi sui propri mercati di attività per compensare le perdite.
Sempre secondo il Codacons, alcuni comparti, come quello del lusso, risentiranno meno dei dazi in virtù della scarsa elasticità della domanda rispetto ai prezzi, altri settori, dall'automotive all'alimentare, subiranno un colpo durissimo. "Ipotizzando a regime un effetto sul tasso generale d'inflazione italiano del +0,3% -spiega la confederazione dei consumatori- come conseguenza non solo delle misure protezionistiche varate dagli Usa, ma anche dei controdazi dell'Ue verso i prodotti importati dagli Stati Uniti, la spesa delle famiglie italiane, a parità di consumi, aumenterebbe di 2,55 miliardi di Euro all'anno". Ma, stima il Codacons, "se l'effetto sull'inflazione fosse più alto, ad esempio del +0,5%, la stangata arriverebbe a complessivi 4,23 miliardi di Euro".
Uno dei settori più colpiti dallo tsunami dazi sarà quello alimentare, "considerato il peso delle esportazioni agroalimentari italiane verso gli Usa": un eventuale rialzo dei prezzi al dettaglio di cibi e bevande venduti in Italia del +1%, determinerebbe un aggravio di spesa da 1,62 miliardi di Euro annui a carico dei consumatori, calcola il Codacons.
EFA News - European Food Agency