Canapa. Coldiretti e Filiera Italia contro il governo
"Forte preoccupazione", in attesa del decreto legge sicurezza

Coldiretti e Filiera Italia esprimono forte preoccupazione in attesa della pubblicazione del decreto legge sicurezza, approvato dal Consiglio dei Ministri, che include disposizioni potenzialmente dannose per l’intero comparto della canapa. In Italia, secondo le stime Coldiretti, oltre 4.000 ettari sono oggi coltivati a canapa dalla Lombardia alla Sicilia, passando per Veneto, Puglia, Basilicata, Friuli Venezia Giulia e Sardegna. Un settore in crescita che rischia ora di essere cancellato da una norma che ignora le potenzialità economiche, ambientali e sociali di questa filiera.
"Sembrerebbero essere confermati - si legge in una nota congiunta - i contenuti del disegno di legge attualmente in discussione al Senato, con il concreto rischio di vietare la maggior parte degli utilizzi della canapa. Una norma che, ricordano Coldiretti e Filiera Italia, minaccia un settore da mezzo miliardo di euro, con oltre tremila aziende agricole coinvolte, trentamila posti di lavoro e un ruolo centrale nell’economia green e nel rilancio delle aree interne".
"Equiparare l’uso delle infiorescenze della canapa a quello di sostanze illegali – anche in assenza di uso ricreativo – è una misura irragionevole. La canapa legale oggi contiene un tenore di THC inferiore allo 0,3%, senza effetti psicotropi o stupefacenti, ed è attualmente del tutto legale coltivarla, trasformarla e commercializzarla", sostengono Coldiretti e Filiera Italia.
La posizione del governo però è netta ed è stata ribadita più volte. “Quello che in Italia non passerà mai è l’uso ricreativo della cannabis", aveva detto il ministro Lollobrigida a margine del G7 Agricoltura lo scorso settembre. "Qualcuno ci può fare anche 100mila aziende. Ma se uno vuole usare la droga per divertirsi, in Italia, finché ci sarà il nostro governo, non lo potrà fare”.
"Quello che noi vietiamo è infiorescenza con all’interno proprietà cannabinoidi che possa produrre una alterazione dello stato psicofisico. Per il resto, non abbiamo proibito alcunché”.
“I semi possono essere comprati a parte, questo è un dato", ha proseguito. "Si possono produrre da sempre prodotti derivanti dalla cannabis. Quello che strumentalmente si vuole fare arrivare a legislazioni di altri Stati, come l’Olanda o la Germania, che hanno deciso di legalizzare la droga. Noi non la vogliamo legalizzare la droga, non c’è proprio modo di convincerci”, aveva concluso Lollobrigida.
EFA News - European Food Agency